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11:50
Foibe, l´Italia ricorda vittime e esuli
Foibe e Giorno del Ricordo: Dedicato alle vittime italiane e all´esodo dall’Istria di oltre 250mila italiani, venne istituito nel 2004. Per affrontare un capitolo della storia per anni dimenticato
<b>Foibe</b>, l´Italia <i>ricorda</i> vittime e esuli

Per non dimenticare i massacri e l'esodo giuliano dalmata durante e dopo la fine della II guerra mondiale. Il 10 febbraio è il Giorno del Ricordo: una ricorrenza istituita ventuno anni fa con una legge, la numero 92 del 30 marzo 2004, per "conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.

Le "foibe" sono cavità carsiche dell’Istria, voragini a strapiombo di origine naturale. Lì, alla fine della seconda guerra mondiale, furono gettati, anche vivi, migliaia di soldati e di civili. La legge del 2004 ha decretato anche la nascita del Museo della civiltà istriano-fiumano-dalmata, con sede a Trieste, e l'Archivio museo storico di Fiume, con sede a Roma. In questa giornata sono previste iniziative per la valorizzazione del patrimonio culturale, storico, letterario e artistico e per preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate.

Al Giorno del ricordo è associato il rilascio di una medaglia commemorativa destinata ai parenti delle persone soppresse e infoibate in Istria, a Fiume e in Dalmazia. Al Quirinale si svolge la cerimonia solenne: Presenti, oltre al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la premier Giorgia Meloni, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il vicepremier Antonio Tajani e i ministri Matteo Piantedosi, Andrea Abodi e Alessandro Giuli. A Trieste invece, al Sacrario della Foiba di Basovizza, Monumento nazionale, i riti con la presenza anche del ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

Analoghe cerimonie si svolgono in altre sedi italiane, tra cui Fertilia (Alghero), città di fondazione che ha accolto decine di esuli con le loro famiglie. Alla cerimonia ufficiale con la deposizione di corone commemorative e fiori presso il Leone di Piazza San Marco e nel monumento del Cristo delle Foibe parteciperanno quest'anno anche numerosi amministratori comunali di Sassari, col sindaco ed il presidente del Consiglio comunale in testa. Sassari che nelle giornate del 24 e 25 febbraio sarà anche sede d'arrivo del Treno del Ricordo.

L’iniziativa, curata dal Gruppo FS e dalla Fondazione FS Italiane, è stata co-finanziata dal ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, tramite la Struttura di missione che si occupa degli Anniversari Nazionali. La prima tappa del Treno è fissata a Trieste per il 10 e l’11 febbraio. Prima di arrivare a Sassari il convoglio – all’interno del quale è stata allestita una mostra che parla proprio dell’esodo e che vede esposta la fotografia della Bambina con la Valigia di cui è custodita una copia originale all’interno dell’Ecomuseo Egea di Fertilia – farà tappa a Padova, Bologna, Roma, Napoli e Lecce. Il treno sosterà due giorni in ogni stazione, per consentire una più ampia presenza sia delle scolaresche che dei cittadini.

L’accesso alla mostra sarà libero e regolamentato con ingresso per gruppi. L’approdo del convoglio a Sassari rappresenta un omaggio agli esuli giuliano-dalmati di Fertilia, dove il treno messo a disposizione dalle Ferrovie dello Stato non può arrivare. Per ogni tappa, nella mattinata della prima giornata, è previsto un momento istituzionale. A quello in programma nella stazione ferroviaria di Sassari per la mattina del 24 febbraio parteciperà il ministro Abodi, il cui programma prevede poi il trasferimento a Fertilia per rendere omaggio alla comunità e per visitare il museo che custodisce i ricordi di tante famiglie che trovarono casa in questo piccolo borgo nella Sardegna nordoccidentale.
8/2/2025
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