Mario Conoci
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L'opinione di Mario Conoci
Non si parli di incompiute ma di opere da completare
Ho letto con soddisfazione dell’avanzamento dei lavori negli immobili e negli spazi di via Tiziano e di via Venezia nel quartiere della Pietraia, visitati dal sindaco Cacciotto per verificare l’avanzamento degli interventi. Quasi 2 milioni di euro acquisiti durante il mio mandato dai fondi PNRR e gestiti dall’assessorato dell’allora assessore, oggi consigliere comunale, Emiliano Piras. Ho rilevato il tono equilibrato utilizzato dal sindaco rispetto ad un intervento, ereditato dalla amministrazione di centrodestra, che oggi ha semplicemente bisogno di essere seguito con attenzione soprattutto rispetto agli stringenti tempi di realizzazione imposti dal PNRR per non incorrere nel rischio di perdere le risorse. Ho rilevato i toni del sindaco che certamente li userà in tutte le occasioni, tante, nelle quali dovrà portare avanti i lavori ereditati, riconoscendo il lavoro di chi lo ha preceduto. Ad esempio i lavori che stanno procedendo secondo quanto programmato da noi nel Forte della Maddalena, che già evidenziano una ristrutturazione che non solo mette in sicurezza il forte ma ne evidenzia soprattutto una bellezza molto spesso sottovalutata, e che sicuramente saranno visitati dal sindaco. Cosi altrettanto per altri lavori, che non elenco qui, che procedono e che, come ho detto in precedenza, necessitano solo di essere seguiti nel loro iter al fine di scongiurare il più possibile intoppi o pericolose interruzioni, come a volte può succedere nonostante l’attenzione dell’amministrazione ma che invece accadono sicuramente quando l’amministrazione è distratta. Credo che l’atteggiamento giusto di chi amministra, seppure di altra parte politica, sia quello dell’equilibrio, del rispetto verso chi ha svolto il lavoro in precedenza e soprattutto quello di dire la verità ai cittadini. È mio parere che il sindaco abbia anche il compito di moderare le intemperanze verbali di chi, senza rispetto persino verso gli stessi compagni di maggioranza che provengono dalla precedente esperienza amministrativa, vorrebbe apparire a tutti costi capace, ma non riuscendoci coi propri mezzi ci prova screditando o appropriandosi del lavoro altrui. Ma non è distorcendo la realtà dei fatti e dicendo bugie che si accresce, agli occhi della città, il proprio valore politico e la propria capacità amministrativa, come ad esempio catalogando come “incompiute” opere che, partite nello scorso mandato, procedono regolarmente verso la loro realizzazione. Anzi credo che parlare di incompiute per lavori come quelli del Forte della Maddalena, della caserma di via Simon, della circonvallazione e di molte altre, sia un atteggiamento mistificatorio e moralmente disonesto. Non resta che sperare che le operazioni verità, d’ora in avanti, siano davvero tali.
*Mario Conoci, ex sindaco di Alghero
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