S.A.
19:58
Argini al fiume Temo: consegna lavori
Il progetto, del valore complessivo di dieci milioni e mezzo, è stato affidato alla società di ingegneria Vams srl. Il cronoprogramma prevede la consegna dei lavori per il prossimo sabato 15 di febbraio, la durata del cantiere è calcolata in 540 giorni
![Argini al fiume Temo: consegna lavori](https://www.alguer.it/img/1738861117.jpg)
BOSA - L’assessore dei Lavori pubblici Antonio Piu ha partecipato al consiglio comunale di Bosa, nell’aula consiliare, per illustrare e spiegare ai cittadini e alle cittadine il progetto, previsto nel centro abitato, di arginature della sponda destra del fiume Temo, nel tratto compreso fra Santu Lò e il rio Su Seggiu. «Oggi sono qui perché ritengo importante che un’opera fondamentale per la sicurezza e che impatta sulla vita dell’intera comunità debba passare per un confronto – spiega l’assessore – Sento il dovere di essere presente per spiegare che il progetto, datato 2008, non può subire interruzioni. Tengo anche a precisare che quest’opera è necessaria perché consentirà di mettere in sicurezza 3306 residenti».
Il progetto, del valore complessivo di dieci milioni e mezzo, è stato affidato alla società di ingegneria Vams srl e attualmente è in fase di consegna dei lavori. Il cronoprogramma prevede la consegna dei lavori per il prossimo sabato 15 di febbraio, la durata del cantiere è calcolata in 540 giorni. L’ultimazione delle opere è fissata al 09/08/2026 e il collaudo è calendarizzato al 09/02/2027. Il Consiglio convocato oggi è stato preceduto, lo scorso 24 settembre, da un incontro dell’assessore Piu con l’associazione professionale “Generazione Mare”, il comitato “Non Ti Temo” e i tecnici dell’Assessorato dei Lavori pubblici sul tema delle opere di difesa idraulica della città di Bosa, con particolare riferimento all’intervento di primo lotto di cui si è parlato anche oggi nell’aula consiliare. Nello scorso incontro il comitato ha fatto presente di essere contrario all’opera illustrandone i motivi, ma in questa fase così avanzata del progetto non è più possibile pensare di intervenire in tal senso.
«Quello che però si può fare, ed è l’intento degli incontri fatti con la comunità – sottolinea Piu – è assumersi la responsabilità di fare qualcosa che andava fatto negli anni precedenti: spiegare alla popolazione l’importanza dell’opera in un confronto aperto e franco come avvenuto anche oggi. Tengo a segnalare il grande lavoro del sindaco Alfonso Marras, dei progettisti e gli uffici dell’Unita di progetto, ma anche del comitato che con la sua attività ha dato un contributo per aumentare l’attenzione sull’opera e sulle problematiche del rischio idrogeologico». Questo intervento fa parte di una serie di interventi a tutela della città di Bosa, tra i quali i lavori finanziati con 10 milioni da fondi Fsc per il completamento e il collaudo della diga di monte Crispino. Il lavoro dell’Assessorato è orientato ad attivare tutte le misure e iniziative di prevenzione dal rischio idrogeologico e dare avvio alle opere che rappresentano un argine per contenere al massimo ogni possibile rischio legato alle conseguenze dei fenomeni atmosferici estremi, sempre più frequenti, per tutelare il territorio sardo.
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