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Cor 20:31
Trasporti, Manca incontra con Confindustria
La Sardegna rischia di pagare il prezzo più alto di tutti nell´applicazione della direttiva che impone l´entrata in vigore della tassazione ETS, fortemente impattante per una Regione»
Trasporti, Manca incontra con Confindustria

CAGLIARI - «La Sardegna rischia di pagare il prezzo più alto di tutti nell'applicazione della direttiva che impone l'entrata in vigore della tassazione ETS, fortemente impattante per una Regione come la nostra che vede nel mare la principale infrastruttura per il trasporto delle merci. Non possono essere solo gli imprenditori sardi a pagare il prezzo della transizione energetica e a essere così tanto penalizzati rispetto ai colleghi del resto d'Europa. Non ci possiamo permettere che questo accada». Lo ha dichiarato con la massima fermezza l'assessora dei Trasporti, Barbara Manca, a margine di un incontro con una delegazione di Confindustria Sardegna in merito all'applicazione del balzello previsto per limitare il consumo di combustibili fossili nel trasporto marittimo in Europa (European Union Emissions Trading Scheme - EU ETS).

«Abbiamo ascoltato le comprensibili istanze del mondo imprenditoriale sardo su questa normativa - ha spiegato l’assessora Manca -. Le compagnie marittime operanti in libero mercato hanno già adeguato le tariffe generando un costo per le imprese, che Confindustria quantifica in 50 milioni di euro annui, un macigno che nessun'altra Regione europea si trova costretta ad affrontare, né chi possiede l'alternativa del trasporto su gomma, né chi, trattandosi di isole minori, non è interessato dall'applicazione della nuova tassazione. Questo e altri importanti temi riguardanti il trasporto marittimo sono già stati oggetto di alcuni importanti incontri che abbiamo avuto con il Ministero dei Trasporti. In tutte queste occasioni abbiamo ribadito la necessità di una maggiore tutela di aziende e autotrasportatori isolani, affinché il gap infrastrutturale esistente non sia un ostacolo alla crescita economica della nostra regione. Le richieste principali che abbiamo avanzato in questi mesi sono l'istituzione in tempi brevi di un obbligo di pubblico servizio (OSP) dedicato esclusivamente alle merci nella tratta più breve (Gallura-Toscana) e la volontà di essere coinvolti per tempo nella ridefinizione della continuità territoriale marittima in scadenza nel 2026. Raccogliamo quindi senza indugi la richiesta di aiuto dei nostri imprenditori».

«Per troppi anni molti problemi del trasporto marittimo e della movimentazione delle merci in generale sono stati trascurati e oggi ci troviamo a doverli affrontare in un perenne stato di emergenza. Le strade sono due – ha concluso l'assessora -. Da una parte concertare con la Commissione europea una soluzione che tamponi l'emergenza in corso, per esempio una sospensiva temporanea, dall'altra individuare soluzioni durature e di ampio respiro come la discussione organica della continuità delle merci. È questo l'unico argine possibile alle distorsioni del libero mercato che persegue i propri interessi a prescindere dalle esigenze dei nostri cittadini e imprenditori».



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