S.A.
16:17
«Ad Alghero un modello di accoglienza che funziona»
Si è tenuta oggi la Commissione Servizi Sociali del Comune di Alghero per un confronto approfondito sul Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI), progetto che dal 2016 garantisce un modello virtuoso di accoglienza integrata. Le dichiarazioni del presidente Marco Colledanchise
ALGHERO - Si è tenuta oggi la Commissione Servizi Sociali del Comune di Alghero, convocata dal presidente Marco Colledanchise, per un confronto approfondito sul Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI), progetto che dal 2016 garantisce un modello virtuoso di accoglienza integrata (non solo ospitalità, ma anche supporto sociale, lavorativo e abitativo) per migranti, rifugiati e richiedenti asilo. L’incontro ha visto la partecipazione dell’assessora ai Servizi Sociali Maria Grazia Salaris, del dottor Adriano Derriu (referente del progetto), e delle segretarie verbalizzanti, la dott.ssa Luisella Cau e la dott.ssa Maria Rita Moccia. Durante la commissione sono stati esaminati i risultati concreti del progetto: Circa 200 persone accolte dal 2016, con percorsi di inclusione che hanno favorito il reinserimento sociale; un tasso di occupazione superiore al 95%: quasi la totalità dei beneficiari ha trovato lavoro, «segno che il progetto non è un sistema assistenziale, ma un trampolino verso l’indipendenza»; l'importanza di un modello di accoglienza diffusa in cui gli ospiti non vengono ospitati in grandi centri, ma in appartamenti dislocati nei quartieri cittadini, favorendo il contatto diretto con la comunità locale e contrastando fenomeni di ghettizzazione; infine, una risposta alle emergenze geopolitiche internazionali: dal 2022, il progetto ha incrementato la capacità di accoglienza per profughi ucraini, passando da 20 a 40 posti.
«Oggi abbiamo dimostrato che l’accoglienza, quando è strutturata e basata sull’inclusione reale, non è un problema ma una risorsa - ha dichiarato il presidente della Commissione Marco Colledanchise -. Si tratta di un progetto che unisce, che dimostra come il lavoro condiviso tra istituzioni e Terzo Settore possa generare valore sociale ed economico per il territorio. Qui non si parla di ideologie, ma di persone, di percorsi di autonomia, di storie di chi è riuscito a ricostruire la propria vita grazie a un sistema di accoglienza che funziona». Nonostante i risultati positivi, sono state evidenziate alcune criticità da affrontare per garantire la continuità e il miglioramento del progetto: Il problema abitativo a causa del costo elevato degli affitti e la carenza di soluzioni accessibili si rischia di compromettere il percorso di autonomia dei beneficiari una volta usciti dal progetto; il lavoro e la stagionalità essendo l’economia locale legata al turismo estivo. L’incontro si è concluso con l’impegno da parte delle istituzioni e dei soggetti coinvolti a rafforzare il progetto e a trovare soluzioni per superare le criticità emerse. Un ringraziamento particolare è stato rivolto «all’Assessora Maria Grazia Salaris, al Dottor Adriano Derriu e a tutto il personale che ogni giorno lavora per rendere il Sistema di Accoglienza e Integrazione un esempio virtuoso di inclusione e autonomia». «Non si tratta solo di accoglienza, ma di costruire comunità più coese e solidali, capaci di trasformare le difficoltà in opportunità per tutti», ha concluso Colledanchise.
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