S.A.
13:42
Truffe al telefono: Polizia avvisa i cittadini
In questi giorni si stanno verificando numerosi tentativi di truffa, messi in atto con un
particolare modus operandi attraverso la tecnica del caller ID spoofing: la nota della Questura di Nuoro
NUORO - In questi giorni si stanno verificando numerosi tentativi di truffa, messi in atto con un
particolare modus operandi. La polizia di Nuoro lo descrive: «I malfattori contattano telefonicamente le vittime, le quali ricevono una chiamata da un numero che viene visualizzato come in uso all’utenza del servizio clienti del loro Istituto di credito, utilizzando la c.d. tecnica del caller ID spoofing. L’interlocutore, che si qualifica come dipendente del predetto Istituto, informa le vittime che è in corso un’operazione congiunta con la Polizia di Stato in quanto, all’interno dell’Istituto di credito, sarebbero presenti dei dipendenti che stanno sottraendo delle somme di denaro dai conti correnti dei clienti. Al fine di convincere le vittime, l’interlocutore comunica alle stesse che verranno contattate da personale della Polizia di Stato, in particolare della Questura di Nuoro. Effettivamente, subito dopo, le vittime vengono chiamate da persone che si qualificano come appartenenti alla Polizia; le telefonate sempre con la tecnica del caller ID spoofing, appaiono provenire da un numero che corrisponde effettivamente al centralino del Ministero dell’Interno - Questura di Nuoro».
«In questo modo le vittime, convinte della veridicità dell’indagine all’interno della Banca, vengono indotte a recarsi presso l’Istituto di credito per effettuare dei bonifici su altri conti forniti dai truffatori, motivando questa operazione come necessaria per la messa in sicurezza dei propri risparmi, con la promessa della restituzione del denaro dopo aver formalizzato la denuncia in Questura. La Polizia di Stato rinnova l’invito a prestare particolare attenzione nel caso in cui si venisse contattati con queste modalità e pretesti. In tali casi si raccomanda di interrompere immediatamente la telefonata con i sedicenti appartenenti agli Istituti di credito e di contattare le Forze dell’Ordine tramite il numero di emergenza 112 per segnalare situazioni sospette e di pericolo.
Si precisa, infine, che nessun operatore delle Forze dell’Ordine, per nessuna indagine e
per alcun motivo, potrà chiedere di effettuare operazioni bancarie di qualsiasi natura» conclude la nota.
|