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Addio Giovannino, uomo d´altri tempi
Il commovente ricordo del fratello Tore Frulio. Ora navighi… e possa nel buon vento, riposare in Pace. La cerimonia funebre avrà luogo Mercoledì 22 Gennaio 2025 alle ore 15,15 nella Cattedrale di San Nicola a Sassari. La proprietà e la redazione del Quotidiano di Alghero si uniscono al dolore di tutti i familiari
Ieri sera se ne è andato Giovanni Frulio, affettuosamente, per tutti Giovannino, il mio fratello maggiore. Tra pochi giorni avrebbe compiuto 90 anni, ma la partita evidentemente era già finita, e da buon sportivo forse, chissà, avrà sognato di salvarsi in corner, proprio in “zona Cesarini”. Era cresciuto come calciatore nelle file del Calcio della Nettuno e poi dell’Alghero, dopo una infanzia trascorsa a correre sui bastioni della Città vecchia… assieme a Lucio Marinaro, Sandro Goffi, Vanni Sanna e tanti piccoli campioni di una Città che sognava, ed avanzava in ogni settore.
Erano i tempi difficili del dopoguerra, ma tuttavia la boxe, la pallacanestro, il nuoto e la pallanuoto, il ciclismo e soprattutto il calcio giovanile, aiutarono con i Gruppi della Parrocchia della Cattedrale (unica allora ad Alghero) a risollevare la popolazione, uscita dalle macerie del bombardamento. Con grande entusiasmo, assieme a Raimondo Usai, Giovannino e Felicino Marinaro e tanti altri appassionati, fu costituita in Piazza Civica nel Palazzo Comunale la “Polisportiva Alghero“ di cui Giovannino divenne pronto animatore e poi Dirigente e Segretario, per lunghi anni.
Una marea di giovani indossò la “maglia giallorossa”, sino alla tanto combattuta Promozione nella Serie D Nazionale. Con Giovanni Frulio, segretario, fresco laureato in Giurisprudenza con i Maestri della Scuola di Francesco Cossiga, grazie ai manager della Juventus e del Milan, arrivarono in Squadra dal Continente giovani calciatori prodigiosi in servizio di Leva nelle Caserme di Sassari, ed allora, con Benecchi e Nardin portieri, Marconato, Rotoni, Moretto, Bertanza, Gasparetti, Salvatici… e tanti altri, fu davvero facile vincere e diventare un grande Club: come la Torres, come il Cagliari che, appena vinto il Primo Scudetto, arrivò con “Riva imperatore“ ad Alghero in una Partita memorabile, ancora nel vecchio Campo Mariotti, imbottito di gente…
Poi, per lui, una seconda bellissima vita professionale piena di soddisfazioni, a Sassari nel Banco di Sardegna, e Cagliari e Roma come Segretario Regionale dei Bancari della CISL ed infine da Segretario Regionale della Federazione dei Pensionati: che lui amava con la passione di chi credeva nell’onestà, e nell’impegno sociale a promozione e tutela del sempre difficile mondo del lavoro in Sardegna. Ieri sera è ripartito in silenzio, quasi in punta di piedi, combattendo però con vigore e positività, sino all’ultimo, per la supremazia della Vita che ha sempre difeso ed amato nelle migliori forme dell’impegno pubblico. Grazie e oggi condoglianze a sua moglie Marisa ed alla figlia Laura per le infinite premure. Ora navighi… e possa nel buon vento, riposare in Pace!
Tore, il fratello.
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