S.A.
16:47
«Referendum per il campo boe a Porto Conte»
A chiederlo è Francesco Masu, rappresentante di Città Viva Alghero che propone una forte iniziativa collettiva per decidere sul progetto da realizzare lungo la costa del Parco Alghero che è stato in parte ridimensionato dalla Regione Sardegna rispetto ai numeri iniziali
ALGHERO - «Sul progetto di calare nel mare di Capo Caccia uno sconsiderato numero di corpi morti in cemento e boe, il Parco di Porto Conte si dimostra ancora una volta incapace di ascoltare la comunità algherese. Anzi, come é stato per la vicenda Punta Giglio o per il progetto di ingabbiare le falesie sul mare, molti progetti del Parco sono paradossalmente causa di discordia e di divisione, non solo tra i cittadini, ma anche tra la comunità scientifica e tra la politica. Non si può andare avanti così. Chi oggi, dopo le elezioni del giugno scorso, si é assunto l'onere di guidare il Parco, ovvero il nuovo presidente e i due membri del CdA, deve avere ben chiaro, come da programma elettorale, che deve essere sanata l'attuale frattura tra il Parco e la comunità algherese. Il Parco deve tornare vicino alla città, imparare ad ascoltare, decidere democraticamente con un consiglio comunale (assemblea) pienamente coinvolto e saper veicolare solo progetti condivisi e realmente utili sotto il profilo ambientale». Così Francesco Masu, rappresentante di Città Viva Alghero che propone una forte iniziativa collettiva, un referendum, per decidere sul progetto del campo boe da realizzare lungo la costa del Parco Alghero che è stato in parte ridimensionato dalla Regione Sardegna rispetto ai numeri iniziali.
«Per tutte queste considerazioni, Cittá Viva, forza politica che ha lealmente contribuito alla vittoria di dell'attuale coalizione guidata dal sindaco Raimondo Cacciotto, propone che su questo progetto boe, inviso da un ampio schieramento trasversale, venga organizzato un Referendum consultivo locale. Che i cittadini possano esprimersi con un si o con un no al progetto, aiutando quindi il CdA del Parco a prendere le decisioni più giuste e sagge. Le norme in vigore dicono che é possibile chiedere un Referendum locale, su problematiche di interesse generale, quando è d'accordo la maggioranza assoluta dei consiglieri comunali. Un Referendum locale, nell'idea e nella proposta di Città Viva, non sarebbe complicato da organizzare e potrebbe dare un importante segnale di ascolto e di sensibilità della politica, e di questa amministrazione, nei confronti dei cittadini e delle associazioni» conclude Masu.
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