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Le forme della Musica: strumenti in mostra
Le forme della Musica è una mostra dedicata al rapporto tra il design, la musica e le sue “forme” allestita nelle sale espositive del Quarter ad Alghero. L’esposizione, curata dall’architetto Raimondo Chessa, vede esposti gli strumenti progettati da Lorenzo Palmeri
ALGHERO - “Felice chi è diverso Essendo egli diverso. Ma guai a chi è diverso Essendo egli comune”. Questi versi di Sandro Penna hanno ispirato il tema della rassegna di dicembre dell’Istituto Artistico Musicale Giuseppe Verdi che avrà come protagonista “Le forme della Musica”, un'esposizione di strumenti musicali, con pezzi unici del design Lorenzo Palmeri, che farà dialogare la musica e il design. Le forme della Musica è una mostra dedicata al rapporto tra il design, la musica e le sue “forme” allestita nelle sale espositive del Quarter. L’esposizione, curata dall’architetto Raimondo Chessa, vede esposti gli strumenti progettati da Lorenzo Palmeri. Palmeri è uno dei rari designer, a livello internazionale, che proviene da un percorso formativo inedito: architetto, ma anche diplomato al Conservatorio di Milano in Composizione Musicale.
Progettare cose è come comporre un brano musicale, perché le parti mantengono la propria autonomia e, declinandosi in un sistema che è un linguaggio riconosciuto, disegnano strutture che assumono un valore autonomo. John Cage per Palmeri è un punto di riferimento, perché il silenzio fa parte del suo modo di lavorare, silenzio come presenza dell’altro. Mitica è la sua chitarra Paraffina slapster realizzata, pezzo unico, per Lou Reed. La chitarra sarà esposta al Quarter. Esposti altri pezzi unici come il pianoforte Nemo, che è quasi uno stato d’animo, la presenza del fronte curvo davanti ai tasti consente una distribuzione e diffusione del suono avvolgente, inedita e potente.
Poi Araldo, una incredibile tromba di vetro soffiato. Il vetro dona fragilità e trasparenza allo strumento, due nuove qualità che si uniscono ad una voglia di metafora. Tanti altri strumenti, anche insoliti accompagneranno i visitatori. Sino a Gerico, un’installazione che pone al centro la pietra, la sua lavorazione e trasformazione, ma anche la sua capacità di generare suoni.
L’idea di Palmieri è nata infatti dal desiderio di raccontare la voce del marmo, uno degli aspetti meno conosciuti del materiale, mettendo in scena veri e propri rivestimenti sonori. In questo contesto, elementi sonori e materiali riescono a fondersi nella creazione di un sistema armonico che è il risultato della scrupolosa attività progettuale che Lorenzo Palmeri porta avanti da molti anni, dedicando parte della sua attività professionale proprio alle relazioni tra design e musica. La progettazione è, in questo caso, anche la realizzazione di relazioni intime che riescono a instaurarsi tra il musicista e il suo strumento. Gli strumenti musicali «sono tra gli oggetti più affascinanti dal punto di vista del progetto per la relazione tra persona e oggetto» afferma Palmeri. Per l’architetto Chessa l’attività progettuale di Lorenzo Palmeri va oltre l’ideazione, sondando aspetti quasi antropologici. La mostra sarà inaugurata mercoledì 18 dicembre alle 18:00. Sarà presente Lorenzo Palmeri che dialogherà con Raimondo Chessa e si esibirà in un piccolo concerto, suonando il “suo” pianoforte Nemo.
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