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10 dicembre 2024
Lingua e Donne, Colledanchise: dialogo e futuro
La settimana scorsa si sono svolte ad Alghero due rilevanti Commissioni Cultura, entrambe presiedute dal consigliere comunale Marco Colledanchise. I temi trattati hanno messo al centro questioni di grande importanza per la comunità: la tutela della lingua algherese e il ruolo della Rete delle Donne
ALGHERO - La prima commissione si è concentrata sulla salvaguardia della lingua algherese, un patrimonio culturale di inestimabile valore. Il presidente della commissione ha aperto i lavori citando i versi di una canzone antica algherese, evidenziando come la poesia e la musica possano essere strumenti preziosi per testimoniare e tramandare la ricchezza culturale e identitaria di una lingua. È stato sottolineato che ci troviamo di fronte a un bivio: scegliere di continuare a far vivere l’algherese o rischiare che diventi definitivamente una lingua del passato. La lingua algherese è un conduttore che lega gli algheresi al loro passato, alla loro storia e al loro territorio, e può essere salvaguardata attraverso l’arte, la musica e la poesia.
«La lingua algherese rappresenta una parte essenziale della nostra identità culturale ed è l'unico vero legame tra generazioni; può essere anche una reale risorsa strategica in ambito turistico: invece di omologarci a modelli turistici già esistenti, l'origine catalana della città è un’opportunità di distinguersi a livello globale, valorizzando la propria unicità», ha dichiarato il presidente della commissione, Marco Colledanchise. Durante la discussione sono intervenuti l’assessore Francesco Marinaro e la consigliera Giovanna Caria, entrambi parlando in algherese, e Giovanni Chessa, che ha illustrato i progetti in corso per la tutela della lingua.
La seconda commissione ha affrontato il tema della violenza di genere, un problema purtroppo ancora attuale e drammatico. Il presidente Marco Colledanchise ha presentato dati allarmanti sui femminicidi e sulle disuguaglianze di genere, evidenziando la necessità di costruire modelli sociali fondati sul rispetto, sulla parità e sulle pari opportunità. Ha inoltre sottolineato il ruolo cruciale delle istituzioni nel promuovere politiche educative che combattano alla radice le disuguaglianze.
Durante la commissione, la Rete delle Donne ha presentato le proprie attività. La presidentessa, dott.ssa Speranza Piredda, insieme a diverse professioniste, tra cui avvocate ed esperte, ha illustrato il funzionamento della rete, il coinvolgimento delle diverse figure professionali e la collaborazione con gli enti locali. «La Rete delle Donne rappresenta un presidio fondamentale per la nostra comunità. Il loro lavoro non solo supporta concretamente le vittime, ma getta le basi per una società più giusta, inclusiva e solidale» è stato evidenziato dal consigliere Colledanchise. Entrambe le commissioni hanno dimostrato come il dialogo e la cultura possano essere strumenti essenziali per affrontare sfide attuali e per costruire una comunità più coesa, orgogliosa delle proprie radici e proiettata verso un futuro migliore.
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