Dopo l´accordo sul traferimento di proprietà dei beni ex-Ersat tanti problemi attendono immediate soluzioni. Primo fra tutti, l´indecenza nomadi
ALGHERO - Dopo venti anni di attesa, i beni di proprietà dell’ex Ersat passeranno all’amministrazione della città catalana, in attuazione a quanto previsto dagli indirizzi dalla Giunta regionale e contenuti in una delibera approvata dall’esecutivo lo scorso 10 giugno, nella quale si evidenziava, tra l’altro, la rilevanza storica del patrimonio immobiliare e il carattere identitario dei beni, che meritano attenzione e un approccio al recupero per mantenere intatto il valore del paesaggio agrario della Sardegna. L’intesa, contenuta nel
protocollo firmato lo scorso 21 giugno ad Alghero dal direttore generale di Laore, Giancarlo Rossi e dal sindaco Marco Tedde, getta le basi per un nuovo e più funzionale utilizzo di numerosi beni, fino ad oggi dimenticati. Tra i beni passati nelle mani dell'amministrazione comunale c'è l’area del campo nomadi in località Fighera. Quello dei Rom è certamente uno dei problemi da affrontare con la massima celerità. Il degrado e la sporcizia che investe il vecchio campo a due passi da Fertilia, infatti, rasenta l'indecenza. Una situazione che, come ricordato di recente in Consiglio Comunale, non favorisce lo sviluppo di condizioni sociali, ma anzi può alimentare situazioni che possono sfociare in pericolose degenerazioni. L'area è già gravata da un'ordinanza di sequestro, ma all'orizzonte, ancora, non si intravedono soluzioni alternative. La vera vittoria sarebbe riuscire a bonificare l'area e rendere vivibile il campo, imponendo ferree regole agli accampati ma garantendo loro un'adeguata assistenza. Molti nomadi, infatti, iniziano a occupare diverse zone ai margini della città, come nel caso di
Maria Pia, a due passi dal tennis Club Alghero, con tutti i rischi che simili insediamenti possono comportare.
Nella foto il Campo Rom di Fertilia