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Evasione del boss da Badu ‘e Carros: 14 arresti
Evasione del boss da Badu ‘e Carros, 14 arresti nella notte tra Sassari, Nuoro e Venezia: in manette anche una guardia carceraria. Svolta nell’inchiesta della Dda di Cagliari: coperture per il mafioso a Orune e in Corsica. L’agente gli aveva fornito un cellulare criptato e altri apparecchi
SASSARI - Nella notte sono state eseguite 14 misure cautelari in carcere a carico di indagati residenti nelle province di Nuoro, Sassari e Venezia, ma anche a Bastia. Le accuse, a vario titolo, sono favoreggiamento, procurata inosservanza di pena, traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e porto abusivo di armi, ricettazione e, per l’agente carcerario coinvolto, anche la corruzione. Gli arrestati sono sardi, veneti e altri residenti in Corsica.
Svolta nell’inchiesta della Dda di Cagliari dopo l'evasione del boss da Badu ‘e Carros nel febbraio del 2023. In base alle indagini svolte dallo Sco, dalle Sisco di Cagliari e Venezia e dalle squadre Mobili di Nuoro e Venezia, con la collaborazione del Nic della polizia penitenziaria, è stato ricostruito come l'arrestato, Marco Raduano, avesse organizzato l’evasione – si era calato dalle mura con delle lenzuola annodate – con il supporto di un veneto. I preparativi della fuga sono stati agevolati dalla disponibilità di telefoni cellulari criptati e altri dispositivi che, secondo gli inquirenti, erano stati portati all’interno del carcere proprio dall’agente di polizia penitenziaria corrotto.
La copertura sarda sarebbe stata garantita a Orune: qui gli inquirenti hanno sequestrato a uno degli indagati un’arma detenuta illegalmente e tre chili di stupefacenti. Una volta evaso da Badu ‘e Carros, infatti, Raduano avrebbe potuto contare su un periodo di copertura nel territorio nuorese, prima di attraversare le bocche di Bonifacio verso la Corsica, dove sono stati effettuato alcuni arresti in esecuzione di un mandato internazionale.
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