Raffaele Cadinu
14:42
L'opinione di Raffaele Cadinu
Le anomalie dell´ex Green, Secal e bollette hanno un comune denominatore
Egr. Sig. Sindaco del Comune di Alghero,
Le scrivo la presente in merito ad alcune vicende che riguardano rispettivamente: il Centro Residenziale Anziani, la Secal e il pagamento di bollette dell’acqua potabile che comprendono per il momento solo il Mercato Civico di via Sassari e il Teatro Civico. I fatti raccontati hanno per comune denominatore il medesimo Settore che è quello delle Finanze e Demanio. Il Centro Residenziale Anziani (ex Green Hotel) è stato preso in locazione dal Comune di Alghero in condizioni non proprio coerenti con le prescrizioni previste per attività di tale tipo, infatti, oltre a carenze di carattere manutentivo, al momento della locazione, circa 5 anni fa, l’immobile era privo del Certificato di Prevenzione Incendi. Tale grave carenza, credo dopo un intervento delle Forze dell’Ordine, ha obbligato l’Amministrazione comunale alla stipula di una convenzione con una ditta di guardiania, con ingenti costi aggiuntivi a carico di noi cittadini, quindi mi domando: tale carenza è scaturita a seguito di una “leggerezza” del Dirigente preposto? E mi domando anche per quale motivo noi cittadini dobbiamo pagare questi costi aggiuntivi senza avere avuto colpa alcuna. E che dire della Secal? La Secal, società partecipata dal Comune al cento per cento, ha le medesime competenze della STEP, nonostante ciò non è dato da comprendere il motivo per il quale il Settore Finanze abbia considerato l’aggio per la Secal al 7% mentre quello della Step, dopo che ha vinto il bando risulta del 16%. Quale principio della buona amministrazione trasparente è stato utilizzato dal Settore Finanze per sminuire l’operato della Secal rispetto a quello della Step? Aggravato, a mio modesto pensiero, dalle notizie correnti secondo le quali parrebbe che l’Amministrazione da Lei guidata voglia esprimere la volontà di liquidare la società Secal per verosimili mancanze di liquidità, necessarie queste per svolgere il servizio al quale la Secal è demandata. A dire la verità “circola” anche una proposta di delibera, credo formulata proprio dal Dirigente del Servizio Finanziario, nella quale si propone la liquidazione della Secal. Inconcepibile è poi che lo stesso Servizio Finanziario, contestualmente non paga alla Secal gli emolumenti dovuti per contratto; in pratica costringendola per carenza di liquidità, in termini amministrativi, a portare i libri in tribunale. Ora, analizzando i fatti, e senza spremersi troppo le meningi, appare chiara, se ciò fosse vero, l’incongruenza da parte del Dirigente del Servizio Finanze che da un lato chiede la liquidazione della Secal mentre contestualmente non si adopera per pagare il dovuto per contratto, affossando così inesorabilmente la società del Comune. Chi si avvantaggerebbe di tale operato se ciò accadesse? A dire il vero vi è anche un’altra vicenda connessa, in quanto la Secal, credo per poter continuare a lavorare, ha dovuto acquistare il programma informatico dalla stessa società che lo fornisce alla Step, programma tra l’altro costato diverse decine di migliaia di euro, e ciò per poter operare con gli archivi della Step, nonostante la Secal avesse già suoi programmi informatici altrettanto, se non più efficienti ma del costo nettamente inferiore. Certo che la verifica dell’operato di un Servizio del Comune deve essere effettuato a largo raggio in quanto, se vi sono dubbi di una potenziale Culpa in Diligendo, ve ne è verosimilmente anche una in Vigilando. Abbiano visto tutti che il delegato alla vigilanza amministrativa parla strampalatamente di Salti Quantici e di Sublimazione Inversa, ma credo che dall’alto di un basso piedistallo occorra comunque scendere, per rendersi conto della reale situazione della cosa pubblica lasciata andare in tal modo. Non Le chiedo di verificare i motivi per i quali vi è la mancanza di personale nell’organico (dirigenti e funzionari), cosa a mio pensiero aggravata per il fatto che vi erano, se non erro, delle liste dalle quali si poteva attingere qualcuno ma che sono state fatte scadere. Può verificare in merito di chi era la responsabilità del personale?Finisco per informarLa che le utenze idriche che Le ho nominato sono verosimilmente prive di un contatore, e che sempre verosimilmente i contratti di locazione in essere comprendono anche il consumo idrico. In pratica vi è una fornitura di acqua forfettaria a carico di noi cittadini e che fa capo sempre al medesimo Settore e al medesimo Dirigente. Allora il dubbio di una situazione non proprio lineare mi assale ancora di più, in quanto a suo tempo, informai personalmente il delegato competente appena insediato, il noto sciorinatore di terminologie scientifiche ad uso strampalato, informandolo del fatto che il Dirigente in questione era stato assegnato ad altre competenze in forza della normativa anticorruzione, che prevede la rotazione del personale. Tale rotazione deve avvenire ogni 5 anni, e il ritorno alla mansione precedente, se non erro, può avvenire non prima di tre anni. Questo invece non è avvenuto, e non so se il Suo Delegato abbia vigilato in merito nonostante il mio suggerimento trasmessogli in tempi non sospetti, ma il suddetto Dirigente dopo circa tre mesi dalla sua rotazione ad altro Settore, e non dopo tre anni come previsto dalla norma, è stato riassegnato all’Ufficio dal quale era stato spostato. Sarebbe il caso, a mio modesto avviso, che della vicenda sia interessata l’Anac, alla quale mi impegno personalmente, così come credo faccia Lei o il Segretario, di trasmettere un sunto della presente.
*Raffaele Cadinu
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