ALGHERO - In occasione di FestArch la Facoltà di Architettura di Alghero propone, dal 26 al 29 giugno, un seminario-workshop internazionale articolato in 4 giorni, aperto a professionisti, neolaureati e studenti di ogni provenienza, che costituisca un'occasione di riflessione comune applicata al territorio sardo. Durante il workshop si prepara una presentazione finale in forma di una esposizione per l'ultimo giornoAccanto al mainstream dell'architettura incentrata sulla produzione di grandi oggetti dalla forte carica formale, in vari modi connessi con una percezione dello spazio e della città globali e col disegno dei nodi delle reti di flussi materiali o immateriali, si vanno affermando alcune esperienze che sottolineano l'esistenza di altri modi di intendere l'architettura, il paesaggio e la città. L'ecologia considerata come dinamismo in grado di rendere performante la città, l'appropriatezza dell'intervento come elemento caratterizzante delle trasformazioni urbane, l'evoluzione della città postindustriale con fenomeni di contrazione dei centri urbani e di espansione delle aree dismesse, la sostenibilità come ispirazione per l'innovazione costruttiva e spaziale dei luoghi dell'abitare, sono alcuni degli elementi che sfuggono alle ordinarie logiche di sviluppo della metropoli ma che possono contribuire ad un ripensamento ed a una radicale trasformazione degli spazi in cui di solito viviamo. Questi temi emergono dall'osservazione disincantata degli spazi della quotidianità e, qualora li si esamini evitando cadute in nostalgie regressive e prese di posizione ideologiche, possono diventare occasione di riflessione critica e aprire possibilità inedite al progetto. Il workshop sarà organizzato attorno alle conferenze introduttive e alle attività di critica condotte da esponenti della generazione emergente di architetti europei che rappresentano questi filoni di ricerca: Il progetto del paesaggio e delle connessioni tra processi ambientali e processi urbani; Un'attitudine progettuale più attenta alle strategie che alle tendenze del mainstream; Un nuovo rapporto tra materiali, spazio e tecnologie sostenibili; Le linee evolutive della città postindustriale.