Cor
6:58
Autonomia differenziata, riforma azzoppata dalla Corte
Esulta il Centrosinistra ma per la Lega la riforma andrà avanti dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionali sette norme della legge che adesso il Parlamento dovrà modificare
CAGLIARI - Consulta, illegittime alcune disposizioni Autonomia. La Corte costituzionale ha però ritenuto "non fondata" la questione di costituzionalità dell'intera legge sull'autonomia differenziata delle regioni ordinarie (n. 86 del 2024), considerando invece "illegittime" specifiche disposizioni dello stesso testo legislativo, per la precisione sette. Esulta così il Centrosinistra ma per la Lega la riforma andrà avanti dopo il pronunciamento della Corte. Spetterà adesso al Parlamento intervenire.
Tra gli altri, sulla la La Presidente sarda Alessandra Todde, che esprime piena soddisfazione perché i giudici costituzionali hanno ritenuto fondate le ragioni illustrate nel ricorso.« Infatti - sottolinea - tutte le disposizioni dichiarate incostituzionali figurano tra quelle impugnate dalla Regione Sardegna, la quale colleziona tra le regioni ricorrenti il più alto numero di motivi di impugnazione accolti. A riprova del fatto che l’iniziativa sarda non aveva carattere pretestuoso, né era indotta da motivazioni propagandistiche, ma era sinceramente animata dal proposito di contribuire al ripristino della legalità costituzionale violata».
«In particolare viene ribadito dalla Corte che questa legge non si può applicare automaticamente alle Regioni speciali come la Sardegna. Grazie a questa fondamentale pronuncia, che scrive un pezzo importante della storia del regionalismo italiano, possiamo finalmente reimpostare su basi più solide il rilancio di una nuova stagione di riforme del regionalismo speciale e ordinario, che vedrà la Sardegna in prima linea nella difesa e nello sviluppo del principio autonomistico» conclude la Todde.
|