Cor
12 novembre 2024
Arriva il farmacista di reparto in corsia
Un team multidisciplinare per un progetto innovativo e ambizioso avviato all’interno del “Segni”. Il progetto, dopo una iniziale fase pilota nell’ospedale di Ozieri, verrà successivamente esteso all´ospedale “Civile” di Alghero
SASSARI - Il Farmacista di reparto entra negli ospedali della Asl di Sassari: «Un progetto innovativo, un vero punto di svolta nella gestione della salute dei pazienti ospedalizzati». L’introduzione del farmacista di reparto segna un cambiamento epocale rispetto al ruolo tradizionale del farmacista ospedaliero, storicamente impegnato nelle “retrovie” dell’attività, principalmente impegnato nelle attività di approvvigionamento e distribuzione di farmaci e dispositivi medici. Ora il farmacista scende “in prima linea”, lavorando a stretto contatto con i medici e con il personale sanitario per ottimizzare la gestione delle terapie e garantire la sicurezza delle cure”, spiega il direttore generale della Asl di Sassari, Flavio Sensi. «Il progetto, dopo una iniziale fase pilota nell’ospedale “Segni” di Ozieri, verrà successivamente esteso all'ospedale “Civile” di Alghero».
«Si tratta di un progetto pilota nella Regione Sardegna, che vede al centro la figura del farmacista ospedaliero. Un modello ispirato a realtà europee e internazionali, già consolidato in numerosi ospedali, dove il farmacista svolge un ruolo chiave nella gestione clinica dei pazienti», spiega Apollonia Pipere, direttore della Ssd Farmacia Ospedaliera del Presidio di Ozieri. In questi giorni il progetto è entrato nel vivo con l’ingresso formale del Farmacia all’interno delle corsie del “Segni”.
Il progetto è il frutto di una stretta collaborazione tra la Direzione Aziendale della Asl di Sassari, il Dipartimento delle Direzioni dei Presidi e dei Servizi, e il team di Farmacisti, con esperienze sia a livello regionale che nazionale, della Ssd Farmacia Ospedaliera del Presidio Ozieri.
«Questo innovativo intervento fonda le sue basi su un’attenta riflessione di quelle che sono le criticità emerse in diverse esperienze professionali, all’interno di ospedali regionali e nazionali, e punta a migliorare l’integrazione tra il personale medico e sanitario e il farmacista all’interno dei reparti ospedalieri», aggiunge la Pipere. Nell’utilizzare le sue competenze cliniche il farmacista ospedaliero è infatti in grado di “profilare” il paziente in vista delle terapie farmacologiche da prescrivergli, del monitoraggio delle stesse e della loro eventuale revisione. Per il paziente invece il farmacista ospedaliero può diventare un punto di riferimento che può “educare” quest’ultimo ad una corretta compliance, «perché la mancata aderenza alle terapie, infatti, è una delle cause principali del peggioramento dei pazienti con pesanti ripercussioni sulla loro salute», aggiunge la Pipere.
|