Skin ADV
Alguer.it
Notizie    Video    Alguer.cat   
NOTIZIE
SardegnaTurismo Alguer.it su YouTube Alguer.it su Facebook
Alguer.itnotiziesardegnaCronacaAnimali › Ecatombe Lingua Blu: 50mila capi morti
S.A. 6 novembre 2024
Ecatombe Lingua Blu: 50mila capi morti
A novembre ha raggiunto livelli devastanti per le aziende di allevamento sarde, con una perdita lorda per minor fatturato delle imprese di settore che si aggira ormai a circa 85 milioni di euro. Il nuovo appello di Coldiretti
Ecatombe Lingua Blu: 50mila capi morti

CAGLIARI - La lingua blu in Sardegna a novembre ha raggiunto livelli devastanti per le aziende di allevamento sarde, con una perdita lorda per minor fatturato delle imprese di settore che si aggira ormai a circa 85 milioni di euro. Cifre che portano oramai alla necessità del comparto di dover ottenere indennizzi per almeno 35 milioni di euro, necessari a coprire parte di queste gravi perdite. La situazione drammatica è acuita dalla mancanza ancora di una misura e strumenti all’orizzonte per arginare e ristorare il sistema. Lo denuncia Coldiretti Sardegna leggendo una situazione fuori controllo e non ancora arginata. I numeri lo certificano con oltre 225.000 animali che non genereranno reddito per le aziende di allevamento sarde, considerati i più di 176.000 capi che saranno improduttivi di latte e agnelli a cui si sommano i 50.000 animali morti (su 1,4 milioni di capi presenti - fonte ultimo bollettino Istituto Zooprofilattico della Sardegna). Cifre impressionanti che portano ad altre ripercussioni negative per il sistema economico.

A subire un contraccolpo della crisi legata alla lingua blu, infatti, sono anche: il mercato del lavoro (calo delle entrate per le aziende e minor numero di capi corrisponde a una minor offerta occupazionale); calo dei consumi; minor gettito fiscale per le casse regionali; minore offerta per il consumatore e per i mercati di formaggi e carni agnello; calo generalizzato del benessere locale. Per Coldiretti Sardegna le proporzioni attuali del problema sono strettamente connesse “all'assenza di azioni efficaci di gestione del problema” tanto che l’emergenza sanitaria e finanziaria appare tutt’altro che risolta, nonostante i ripetuti allarmi lanciati dagli allevatori di Coldiretti Sardegna. I provvedimenti adottati fin qui dalla Regione non solo non sono sufficienti a contenere il dramma in atto, ma all’orizzonte non si intravvede ancora una misura efficace. Il piano di contenimento dell’epidemia, mai decollato realmente, ha lasciato molte zone dell’isola senza interventi tempestivi e adeguati con le conseguenze sempre più gravi che si vedono ancora oggi.

La situazione che fotografiamo oggi conferma che non solo le risorse stanziate - pari a 13,5 milioni di euro - risultano del tutto inadeguate a fronteggiare l’escalation della situazione ma ormai serve il piano emergenziale per ristorare gli allevatori colpiti promesso e mai attuato. Con il numero di capi morti in vertiginosa crescita, si rende indispensabile l’unità di crisi promessa ed è urgente un intervento finanziario massiccio, oltre alla creazione della task force regionale operativa e di un’unità di crisi, misure promesse ma non ancora concretizzate. La crisi della lingua blu in Sardegna - ricorda Coldiretti - è un dramma crescente e non certo recente. La lingua blu ha iniziato a diffondersi capillarmente già da giugno, raggiungendo i livelli preoccupanti di oggi. All’inizio di settembre si contavano già circa 1.000 focolai, un numero che è aumentato in modo esponenziale nelle settimane successive fino a raggiungere i 3.000 a fine mese. Particolarmente colpiti sono stati il Sulcis, il Campidano, Oristanese, il Nuorese, la Gallura e il Sassarese, con ripercussioni anche nel settore bovino, dove le restrizioni alla movimentazione del bestiame avevano messo in ginocchio gli allevatori e compromesso parte della stagione di vendita. Ancora sul bovino si pagano conseguenze visibili anche oggi con i danni subiti per i blocchi alle movimentazioni e le difficoltà nelle vendite. Ma l’inefficacia delle misure di emergenza e la necessità di interventi strutturali restano macchie gravi sulla gestione della malattia. La gravità della situazione è evidenziata dallo storico delle precedenti epidemie che mette in luce l’inefficacia degli interventi adottati in passato come oggi. Negli anni 2003-2004, per esempio, la lingua blu colpì quasi un milione di capi (con 75.797 capi morti), mentre l’ondata 2013-2014 portò alla morte di 113.780 capi su oltre 1,7 milioni infetti. La crisi attuale richiede un approccio strutturale per evitare il ripetersi di emergenze simili, con l’attivazione di una task force dedicata e un piano finanziario adeguato.

Nella foto: Battista Cualbu di Coldiretti
19/11/2024
LIFE Safe for Vultures, quasi cento volontari hanno collaborato al censimento sulla popolazione sarda del grifone. «È stato il più partecipato di sempre nella storia dell’ornitologia in Sardegna, ricercatori già al lavoro sui dati raccolti»
9:00
L’Azienda socio sanitaria ricorda l’obbligo per i proprietari di cani di iscrivere l’animale al registro dell’anagrafe canina e anche l’obbligo di segnalare ogni eventuale variazione in merito al possesso dell’animale



Hosting provider Aruba S.p.A. Via San Clemente, 53 - 24036 Ponte San Pietro (BG) P.IVA 01573850516 - C.F. 04552920482

La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport
Legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13

© 2000-2024 Mediatica SRL - Alghero (SS)