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5 novembre 2024
Arborea: operazione anti-bracconaggio
I fatti sono stati accertati durante un servizio programmato per il contrasto del bracconaggio nelle zone umide del territorio bdal personale del Corpo forestale e di vigilanza ambientale (CFVA) della Stazione di Marrubiu
ARBOREA - Nei giorni scorsi, un uomo è stato sorpreso dal personale del Corpo forestale e di vigilanza ambientale (CFVA) della Stazione di Marrubiu mentre esercitava la caccia nella meravigliosa Oasi di Protezione faunistica di “Corru s’Ittiri” in agro di Arborea. Si tratta di un 58enne, residente nel terralbese. I fatti sono stati accertati durante un servizio programmato per il contrasto del bracconaggio nelle zone umide del territorio.
Dopo aver udito le prime deflagrazioni provenire dall'Oasi, la pattuglia CFVA di Marrubiu predisponeva un appostamento, durante il quale sorprendeva, in flagranza di reato, il bracconiere intento a sparare all’avifauna di cui è ricca la zona umida, meta di appassionati di birdwatching per la ricchezza e la varietà di specie protette che la frequentano. La Procura della Repubblica di Oristano ha convalidato il sequestro del fucile da caccia calibro 12 e delle munizioni, della selvaggina abbattuta (un esemplare di Germano reale) e dei richiami utilizzati per l’attività illecita.
Il bracconiere è stato pertanto deferito all’Autorità Giudiziaria per la violazione dell’art. 30 lett. d) della Legge 157/92 e rischia l’arresto fino a sei mesi, oltre all’ammenda da € 464,00 a € 1.549,00 e la sospensione della licenza di porto di fucile per uso caccia per un periodo da 1 a 3 anni.
Al trasgressore sono stati inoltre contestati diversi illeciti amministrativi: l’utilizzo di munizioni contenenti piombo - vietate all’interno delle zone umide (art. 12 del Calendario venatorio 2024/2025) - e l’abbandono dei bossoli delle cartucce, come previsto all’art. 41 comma 2 della Legge regionale 23/98.
La Zona Umida di Corru s’Ittiri, oltre ad essere tra le Oasi di Protezione faunistica più importanti dell’oristanese, tutelata dalla normativa regionale e nazionale vigente in materia di caccia, presenta peculiarità ambientali che la includono nella Rete Natura 2000 in qualità di Sito di interesse comunitario (SIC) e Zona di Protezione speciale (ZPS), in quanto area di svernamento e di riproduzione di molte specie di avifauna di interesse comunitario.
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