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19 ottobre 2024
Ita, Alghero-Milano e Roma: polemica
L´assessorato corre ai ripari: «è un’altra criticità che ci troviamo ad affrontare». Intanto è polemica con Michele Pais che parla di fallimento: La riprogrammazione dei due voli superstiti non è assolutamente utile a soddisfare le esigenze di mobilità dei sardi.
ALGHERO - «Sono finalmente acquistabili sul sito di ITA i voli da e per lo scalo di Alghero in regime di continuità territoriale. Balza immediatamente agli occhi che, per quanto riguarda la tratta da e per Milano Linate, il numero di collegamenti giornalieri è ridotto da tre a due con eliminazione del volo di mezza mattina, fatto di per sé penalizzante e inaccettabile. Altro che successo, un fallimento». Così Michele Pais, coordinatore regionale della Lega in Sardegna, commenta te la nuova continuità territoriale targata Todde. «Non solo. La riprogrammazione dei due voli superstiti non è assolutamente utile a soddisfare le esigenze di mobilità dei Sardi, che a Milano non vanno per vacanza, quanto per lavoro, studio ma soprattutto per esigenze medico-sanitarie» incalza Pais.
«Nello specifico il primo volo dalle 7.00 passa alle 8.55, orario che non consente di essere in centro Milano prima delle 11.00, salvo ulteriori e possibili ritardi. Un orario, quest'ultimo, incompatibile con qualsiasi esigenza da svolgere nella mattina, come quella purtroppo più classica legata a esigenze di cure sanitarie, con la conseguente necessità di partire dal giorno prima che comporta ulteriori gravi aggravi di disagi e costi insostenibili». «Così come nessun senso ha l’unico ulteriore volo che da serale diventa notturno, passando dalle 19.30 alle 21.10, praticamente utile esclusivamente al pernottamento. Si pensi al disagio di famiglie con bimbi piccoli, o anziani, impossibilitati all’arrivo a trovare un minimo ristoro dopo le 22.00 a Milano soprattutto nel periodo invernale» continua Michele Pais.
Per il rappresentante della Lega Sardegna, “l'impressione è che l'aeroporto di Alghero sia sempre più di serie "B", e con esso tutti gli abitanti del nord-ovest della Sardegna. Se le cose rimanessero così, sarebbe un grande fallimento e la negazione del diritto alla mobilità per 500 mila sardi. «Altro che soddisfazione espressa dalla assessore dei trasporti Manca. La Regione, la Presidente Todde con l'Assessore, facciano sentire la loro presenza, procedendo ad una ricognizione attenta sulla nuova continuità in tutta la Sardegna, nei tre scali di Cagliari, Olbia e Alghero, modificando immediatamente, prima dell’avvio, ove ce ne fosse la necessità come nello scalo catalano la pianificazione dei voli, ripristinando gli orari e il numero dei voli attuali, faticosamente conquistati» - conclude Pais.
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