S.A.
11 ottobre 2024
Sanità al vaglio della Commissione Dal Marino al Civile tutti i nodi
Oggi a Porta Terra la Commissione presieduta dal consigliere Christian Mulas ha sviluppato il dibattito con il contributo di diversi elementi e relazioni. La sintesi arriverà in Aula nelle prossime settimane
ALGHERO - Si è riunita stamane la Commissione Sanità del Consiglio Comunale al lavoro in proseguimento dell'analisi sulla situazione della sanità algherese con un focus sull'Ospedale Marino. Oggi a Porta Terra la Commissione presieduta dal consigliere Christian Mulas ha sviluppato il dibattito con il contributo di diversi elementi e relazioni nell'ambito di un percorso di discussione aperto che continua, «con l'obbiettivo - è stato detto in maniera condivisa - di fornire la più ampia partecipazione ad un disegno della sanità in cui vengano messi al primo posto la garanzia dei servizi e delle prestazioni». Il lavoro della Commissione proseguirà con ulteriori approfondimenti e con una sintesi della quale verrà interessata il Consiglio Comunale.
Sul nosocomio algherese pende la proposta di legge regionale di trasferire la gestione dall'Aou all'Asl di Sassari, decisione osteggiata dalla minoranza in Comune e Regione: «sarebbe come buttare alle ortiche gli importanti risultati raggiunti, perdendo il personale medico e paramedico della AOU e impoverendo le prestazioni sanitarie del Marino che in questi anni sono cresciute in modo interessante e proficuo» ha dichiarato nei giorni scorsi il Consigliere nazionale di Forza Italia Marco Tedde durante la recente visita in città del Presidente della Commissione Affari Sociali e Salute della Camera On. Cappellacci che su richiesta di Forza Italia Alghero ha ispezionato le strutture ospedaliere algheresi. Al sopralluogo dell’esponente politico nazionale hanno partecipato anche il Rettore Prof. Mariotti e il Pro Rettore alla Sanità Prof. Doria, il sindaco Cacciotto e il presidente della Commissione sanità cittadina Mulas. Tra le questioni più delicate della sanità algherese c'è la prolungata chiusura del punto nascita, ormai fermo da un anno. Non solo: manca anche l’assistenza pediatrica ospedaliera dopo le ore 20.
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