S.A.
10 ottobre 2024
«Lingua Blu, bene i ristori ma subito»
Cia Sardegna plaude all’adeguamento dei ristori per gli allevatori danneggiati dalla Blue tongue e sollecita l’amministrazione regionale a garantire tempi rapidi nelle erogazioni
CAGLIARI - L’esecutivo regionale di Cia Sardegna plaude all’adeguamento dei ristori per gli allevatori danneggiati dalla Blue tongue, annunciato dall’assessore Satta, ma allo stesso tempo sollecita l’amministrazione regionale a garantire tempi rapidi nelle erogazioni e a programmare per tempo azioni che affrontino in maniera strutturale il problema e adottino le soluzioni consone. «Bene l’annunciato adeguamento dei ristori per i danni causati dalla Lingua blu, così come peraltro da noi richiesto a più riprese, dato anche che le risorse stanziate nel passato per il 2022 e 2023, non ancora erogate, sono ampiamente insufficienti», dichiara il direttore di Cia Sardegna, Alessandro Vacca. «Bene anche e soprattutto che nei ristori si tenga congruamente conto, oltre che dei capi morti, anche dei danni indiretti che subiscono gli allevamenti coinvolti, sia in termini di aborti che di mancate produzioni».
Cia Sardegna sollecita però la Regione ad accelerare nei pagamenti: «A questo punto, col dilagare dei contagi, oltre che una decisione politica tempestiva, ci si aspetta che le strutture che devono garantire l’applicazione delle decisioni assunte, si muovano in modo rapido facendo arrivare a tutti gli allevatori le risorse previste con celerità e non con le solite lungaggini». Altro appello della Confederazione italiana agricoltori è che, finalmente, si pensi a una seria programmazione: «Si pone, così come più volte da noi ribadito, l’esigenza di affrontare il problema non solo in emergenza, ma anche in prospettiva futura, programmando per tempo e intervenendo con tutte le azioni necessarie per evitare che anche in futuro, a distanza di 24 anni da quando il problema si è evidenziato, si viva nuovamente la drammaticità di questi giorni. Tutto questo deve essere fatto informando e coinvolgendo gli allevatori».
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