CAGLIARI - In Sardegna nel 2023 hanno operato in media 511 imprese alberghiere con dipendenti. I lavoratori sono stati, in media, 9.790, con i valori massimi e minimi di occupazione che si trovano ad luglio e gennaio, rispettivamente con 17.496 e 2.998 dipendenti. E' quanto emerge da una ricerca condotta da Federalberghi sulla base dei dati Inps, in collaborazione con Ebnt presentata al Ttg Travel Experience. Con questi numeri l'Isola si colloca a metà della classifica nazionale, guidata dal Trentino Alto Adige con 33.440 unità (seconda la Lombardia con 27.560, terzo il Veneto con 24.119).

Riguardo alle fasce d'età, sesso e la nazionalità: più del 60% dei dipendenti (26.274) ha meno di 40 anni. Il 35,4% (15.363) ha meno di 30 anni. Il 51,2% degli occupati con rapporto di lavoro dipendente (22.260) è uomo. Il 13,7% dei dipendenti (5.959) è straniero. La maggioranza (78,2%) dei dipendenti di aziende del settore alberghiero ha la qualifica di operaio. Gli impiegati rappresentano il 18,9% dei dipendenti (1.853), mentre gli apprendisti sono 114, pari all'1,2% del totale. I quadri (146) e i dirigenti (25) rappresentano insieme l'1,8% del totale. Il 14,3% dei dipendenti (1.398) ha un contratto di lavoro a tempo parziale. I contratti a tempo determinato stipulati per ragioni di stagionalità (6.780) rappresentano il 69,2%, mentre quelli non stagionali (1.065) sono il 10,9%.

La provincia che fa registrare il dato medio maggiore in termini occupazionali è quella di Sassari (16.932), seguita da Cagliari (15.323), Nuoro (5.936) e Oristano (3.029). Il valore massimo dell’occupazione è relativo alla provincia di Sassari (28.100), seguita da Cagliari (19.703). Anche il settore alberghiero, come il complesso del turismo, ha visto aumentare l’occupazione nel 2023 (+6,3% sul 2022 e +10,4% sul 2019), ma per apprendisti e dirigenti rimane ancora al di sotto dei livelli pre-covid. Se si analizza, invece, la durata del contratto, si è ricorso al lavoro stagionale per far fronte alla domanda turistica.