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28 settembre 2024
Ombre Rosse nella Rocca dei Doria
La mostra di Igino Panzino, che sarà presentata dal critico d’arte Ivo Serafino Fenu, potrà essere visitata sino al 31 ottobre, dalle ore 9 alle 19, tutti i giorni, festivi compresi
CASTELSARDO – Domenica 29 Settembre, nella Sala X del Castello dei Doria sarà inaugurata la mostra intitolata Ombre Rosse, di Igino Panzino, senza dubbio uno degli artisti più rilevanti dell’attuale panorama isolano. Convinto assertore del valore etico sociale del fare artistico, cominciò dapprima a muoversi nell’ambito del clima neo-costruttivista, accentuando i valori geometrici e analitici della composizione, in verità mai abbandonati, semmai ripensati e elaborati nel tempo. Per lui progettualità e sapienza manuale si legano in una visione criticamente utopica del prodotto artistico inteso come oggetto autonomo e significante. Ogni sua esperienza visiva è vissuta all’insegna della riflessione sulla funzione dell’arte e sulla messa in luce dei procedimenti operativi, esibiti come raffinati e rigorosi strumenti linguistici. L’astrattezza delle forme non gli ha mai impedito di misurarsi costantemente con il reale e con i grandi problemi della ricerca artistica e della crisi della modernità.
«L’esposizione - afferma l'assessora alla Cultura Maria Speranza Frassetto- è parte del progetto di rilancio, promosso e sostenuto dall’Amministrazione comunale di Castelsardo, che intende continuare a percorrere il cammino intrapreso dieci anni fa, quando nel castello dei Doria si susseguivano mostre dedicate ai nomi più rappresentativi della produzione artistica sarda del ‘900. In primis vogliamo ricordare con affetto il Maestro Giovanni Cau da Castelsardo e Liliana Cano, poi Costantino Spada e Libero Meledina. Poi fu la volta delle pregevoli opere della collezione De Montis, intitolata “Tesori di Sardegna”: da Giuseppe Biasi a Maria Lai, da Bernardino Palazzi a Costantino Nivola, dalle sorelle Coroneo a Mario Delitala, da Eugenio Tavolara a Francesco Ciusa, per non citarne che alcuni. Il prestigioso progetto espositivo era culminato, nella primavera del 2019. nella preziosa collezione delle ottanta incisioni “I Capricci” di Francisco Goya».
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