S.A.
27 settembre 2024
Mensa sempre più green a Sassari
Sono privilegiati i prodotti lattiero-caseari sardi, così come l´olio, le uova, la passata di pomodoro, i prodotti ortofrutticoli etc. Inoltre, quando possibile, sono anche biologici e in alcuni casi Dop o Igp
SASSARI - La mensa scolastica per le scuole dell’infanzia e primaria partirà il primo ottobre a Sassari con alcune importanti novità green che sono state presentate oggi, 27 settembre, durante la visita programmata al centro di preparazione dei pasti della ditta Vivenda Spa, che gestisce le mense scolastiche cittadine. Alla visita, programmata dal settore Politiche educative del Comune di Sassari per far conoscere il complesso sistema organizzativo che giornalmente predispone il pasto per gli alunni e le alunne, hanno partecipato i dirigenti scolastici e i presidenti dei consigli d’istituto. Con loro il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, l’assessora delle Politiche educative, Nicoletta Puggioni e l’assessore ai Lavori pubblici Salvatore Sanna.
«Abbiamo voluto verificare in prima persona, insieme a una significativa rappresentanza del sistema scolastico, il modo in cui evolve il servizio in funzione di esigenze nutrizionali, igieniche, ambientali e culturali sempre più articolate», ha spiegato il sindaco. «Anche l’attenzione riservata dall’amministrazione all’organizzazione della mensa scolastica vuole rappresentare un segnale di cambiamento e di adeguamento ai tempi e agli elementi che emergono dai dati demografici di cui disponiamo», ha rimarcato Mascia. «Anche la mensa, il mangiare insieme all’interno dell’ambiente scolastico, è un momento altamente educativo e particolarmente arricchente per le nostre bambine e i nostri bambini», ha invece sottolineato l’assessora. «In questo modo scolare e scolari diventano portatori di buone pratiche anche fuori dalla scuola, sia sul piano dell’educazione alimentare e della nutrizione che dal punto di vista ambientale», ha poi aggiunto Puggioni.
Durante la visita al centro sono state illustrate le varie fasi del ciclo di preparazione degli alimenti, dalla lavorazione delle materie prime, per arrivare al pasto pronto per la consegna nelle scuole. Nell’occasione è stata presentata la novità che rende la ristorazione scolastica sassarese ancora più ecosostenibile. Da quest’anno infatti saranno utilizzate stoviglie lavabili e posate in acciaio, al posto di quelle monouso compostabili. Il progetto partirà in via sperimentale in alcune mense per essere poi gradualmente esteso, nel corso dell’anno scolastico, in quasi tutti gli istituti scolastici, a eccezione di quelli in cui per ragioni logistiche non potrà essere attuato. Grazie alla lavastoviglie presente nella sede, tutto sarà lavato e sanificato per essere poi portato quotidianamente insieme ai pasti.
Lo scorso anno sono stati in totale 595.164 i menù completi distribuiti, a cui si aggiungono quotidianamente quelli speciali: 258 più 78 per insegnanti (migliaia l’anno). Questi sono accuratamente studiati per esigenze sanitarie come intolleranze, allergie, celiachia, etc) e per motivi religiosi o etici (sia per chi è di religione musulmana sia per chi segue diete vegetariane o vegane). Soltanto per i menù speciali sarà mantenuta la confezione monoporzione, in modo da evitare contaminazioni. Il progetto consentirà quindi un imponente abbattimento della quantità di rifiuti prodotta. L’utilizzo delle stoviglie lavabili inoltre permette di rendere il pasto più simile a quello casalingo.
Per i menù, studiati dalla nutrizionista in forze al Comune di Sassari anche in base ai risultati del sondaggio di gradimento, eliminando o modificando le preparazioni risultate meno apprezzate, la scelta degli alimenti punta, quando possibile, sulle filiere e sulle produzioni sarde. Sono privilegiati i prodotti lattiero-caseari sardi, così come l'olio, le uova, la passata di pomodoro, i prodotti ortofrutticoli etc. Inoltre, quando possibile, sono anche biologici e in alcuni casi Dop o Igp. Tutti i piatti sono predisposti secondo le indicazioni contenute nei criteri ambientali minimi per il servizio di ristorazione collettiva e nelle norme regionali, nazionali ed europee.
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