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23 settembre 2024
CineMartist, al via la VII edizione
L’inaugurazione con la mostra d’arte contemporanea “Eutimia”, curata da Gloria Perra e Gavino Puggioni. Ospiti i registi Marco Antonio Pani, Juan José Arias Gil, Irene Atzeni ed Enrico Porcheddu.
Importante gemellaggio con il Festival del Cinema di Santafè de Antioquia.
SASSARI - Mancano pochi giorni all’appuntamento con la VII edizione di CineMartist, il festival organizzato dal Comune di Martis che ispira vecchie e nuove generazioni di registi, raccontando il territorio e fungendo da laboratorio didattico tra studenti e autori. La priorità di CineMartist è infatti quella di favorire l’incontro tra filmmaker, trasformando Martis in un grande set a cielo aperto e realizzando una residenza artistica in cui, lasciandosi ispirare dai paesi e dai paesaggi dell’Anglona, dar vita a dei cortometraggi. Il tema di quest'anno è incentrato sulla documentaristica, con un focus particolare sulle feste religiose dei Comuni di Martis, Laerru e Chiaramonti.
La rassegna si caratterizzerà per un importante gemellaggio tra CineMartist e il Festival del Cinema di Santafè de Antioquia, in Colombia. In apertura di tutte e tre le serate si potranno visionare i cortometraggi vincitori dell’ultima edizione del Concorso “La Caja de Pandora” e ci si potrà confrontare con gli autori. Nelle serate del 26 e del 27 si proietteranno – all’interno di una sezione che si è voluta intitolare “Storie e racconti dell’isola” – le opere di due giovani documentaristi: Irene Atzeni ed Enrico Porcheddu. In programma anche una rassegna di film di Marco Antonio Pani, uno dei più importanti registi sardi, con il quale si potrà dialogare sui temi cari al festival: ricerca sul territorio e didattica del cinema.
Organizzata dal piccolo comune dell’Anglona, e sostenuta dalla Fondazione Sardegna Film Commission insieme ad altri partner, la manifestazione si concentra sul cinema, aprendosi però anche ad altre arti. Collateralmente, è stata infatti organizzata una mostra d’arte contemporanea dal titolo “Eutimia” (termine composto da eu= buono e thymos = animo). La mostra, curata da Gloria Perra e Gavino Puggioni, allestita negli spazi del Museo Paleobotanico e visitabile dal 26 al 28 settembre dalle 18.00 fino a mezzanotte, racconta sfaccettature e contrasti emotivi che attraversano l’essere umano, alla ricerca di uno stato eutimico, di un'armonia interiore. Le opere di Sergio Areste, Giuseppe Cossu, Luisa Pistidda e Stefania Porcheddu si compensano e compenetrano a vicenda, evocando stati d'animo distinti e talvolta contrapposti utilizzando media differenti, dall'installazione al video.
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