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10 settembre 2024
Forma e Poesia nel Jazz, ventisettesima edizione
Da mercoledì (11 settembre) a domenica (15), con una "coda" sabato 21. Un´edizione sotto l´insegna "Libere connessioni", un titolo che richiama la natura stessa del jazz, musica di interscambio e apertura per eccellenza
CAGLIARI - Ventisettesima edizione di Forma e Poesia nel Jazz ai nastri di partenza: da mercoledì (11 settembre) a domenica (15), con una "coda" sabato 21, ritorna il festival organizzato dall'omonima cooperativa e diretto da Nicola Spiga. Un'edizione sotto l'insegna "Libere connessioni", un titolo che richiama la natura stessa del jazz, musica di interscambio e apertura per eccellenza, ma che evoca anche il mezzo che tanto ha contribuito alla sua diffusione nel corso del tempo, la radio, nel centenario della prima trasmissione in Italia, avvenuta il 6 ottobre 1924.
Da sempre votato al jazz italiano, anche quest'anno il festival propone un cast tricolore: Tullio De Piscopo, Fabrizio Bosso col suo quartetto, Mauro Ottolini e Vanessa Tagliabue Yorke, il trio di Alessandro Lanzoni con ospite Francesco Cafiso, i chitarristi Eleonora Strino e Antonio Floris coi rispettivi trii, lo special quartet di Luca Mannutza, Max Ionata, Fabio Zeppetella e il russo Sasha Mashin, uno dei tre nomi stranieri in cartellone: gli altri sono quelli dello spagnolo Jorge Pardo, atteso in duo con Stefania Tallini, e del batterista svizzero Jojo Mayer, al quale spetterà il compito di aprire il festival mercoledì 11.
Come nelle più recenti edizioni, saranno gli spazi del Lazzaretto, il centro polifunzionale d'arte e cultura nel quartiere Sant'Elia, a ospitare il cuore del festival, che oltre ai concerti proporrà vari appuntamenti: degustazioni, una mostra di radio d'epoca, presentazioni editoriali. In programma anche un'escursione nel vicino promontorio della Sella del Diavolo. Non sarà questa l'unica sortita fuori dal Lazzaretto: il programma propone anche quest'anno la "pedalata jazz" e le "incursioni musicali" sulla metropolitana leggera in servizio da Monserrato a Settimo San Pietro: a bordo con i loro strumenti Diego Greco al sax e Giovanni Alborghetti al cajón. Altra location anche per il concerto in appendice, sabato 21 settembre: il giardino della Villa Binaghi ospiterà un piano solo di Federico Battista Melis a suggellare l'edizione numero ventisette di Forma e Poesia nel Jazz.
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