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10 settembre 2024
Genera Festival, organizzatori soddisfatti
L’edizione di quest’anno, svoltasi ad Alghero, ha offerto una piattaforma di dialogo per le nuove generazioni grazie al Premio Giornalistico della Sardegna e ai numerosi laboratori
ALGHERO - Si è conclusa l’edizione 2024 del Genera Festival, un evento che ha unito per cinque giorni, dal 4 all’8 settembre, giornalisti affermati, giovani talenti e appassionati di cultura. L’edizione di quest’anno ha offerto una piattaforma di dialogo per le nuove generazioni grazie al Premio Giornalistico della Sardegna e ai numerosi laboratori. I giovani “generini” hanno avuto l’opportunità di apprendere direttamente dai grandi professionisti del settore, di affrontare argomenti delicati come quello della manipolazione insieme a Roberta Lippi, della delinquenza minorile attraverso le testimonianze di Gabriella Simoni, di scoprire la storia del giornalismo dalle voci di chi, quella storia, l’ha fatta, come Michelangelo Cardellicchio e di chi, con professionalità e vocazione, ha deciso di insegnarla, come Venanzio Postiglione, fondatore della scuola di giornalismo “Walter Tobagi”.
Tanti gli argomenti trattati nei laboratori e nelle presentazioni di libri: gli eventi sono stati il set ideale per far sperimentare ai ragazzi del Genera Press come funziona una piccola redazione. Gli studenti aderenti al progetto, provenienti dai licei Castelvì e Canopoleno di Sassari e dall’istituto Paglietti di Castelsardo, hanno preso appunti, scattato foto, realizzato brevi video e posto delle interviste ai protagonisti. Il tutto sotto la supervisione dei tutor Alice Sassu, Giampaolo Cassitta e Daniela Piras.
Il Premio giornalistico della Sardegna, la cui cerimonia si è svolta nelle bellissime Tenute Sella & Mosca di Alghero, condotta da Giampaolo Cassitta e Tiziana Ribichesu, ha visto salire sul palco nomi di spicco del giornalismo nazionale e isolano. Un giornalismo che si ramifica in diversi settori e che va a coprire l’esigenza di informazione a 360 gradi. Cinque giorni ricchi di appuntamenti, riflessioni e input per creare consapevolezza verso il variegato mondo dell’informazione, con un occhio puntato sugli strumenti digitali che tanto possono offrire, ma che richiedono delle “istruzioni per l’uso” chiare, per non incappare nel rischio di confondere il giornalismo con il testo di un influencer, con il gossip o i testi generati da ChatGPT.
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