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S.A. 4 settembre 2024
Scrivere in Jazz: concerti e premi
Luigi Lai, Massimiliano Medda e Francesca Corrias saranno gli ospiti speciali della diciottesima edizione del concorso Scrivere in Jazz in programma il 12 e 13 settembre
Scrivere in Jazz: concerti e premi

SASSARI - Luigi Lai, Massimiliano Medda e Francesca Corrias saranno gli ospiti speciali della diciottesima edizione del concorso Scrivere in Jazz, organizzato dall’Associazione Blue Note Orchestra/Orchestra Jazz della Sardegna con il sostegno della Regione Sardegna, del MIC, del Comune di Sassari e della Fondazione di Sardegna. I concerti finali saranno presentati il 12 e 13 settembre al teatro Verdi di Sassari, a presentare le serate sarà la giornalista Rachele Falchi. In scena il 12 settembre alle ore 21.00 il Maestro Luigi Lai, launeddista di San Vito noto negli ambienti dell’etnomusicologia di tutto il mondo e collaboratore di Enrico Rava, Angelo Brandardi, Paolo Fresu e Maria Carta, tra i tanti. Lai è il più grande interprete vivente della musica per launeddas, erede della scuola del Sarrabus, custode e divulgatore a livello mondiale di una tradizione antichissima, primo musicista della tradizione orale (ma Lai possiede anche una solida preparazione accademica) a ricevere la laurea ad honorem all’Università di Bologna, nonché autore di un fondamentale metodo didattico per launeddas.

Al Maestro è dedicata quest’anno la sezione del concorso Scrivere in Jazz riservata alle composizioni ispirate a temi della musica etnica della Sardegna. Lai eseguirà nella versione originale i temi di sua composizione ai quali i tre compositori finalisti (Marco Battigelli con A Bitty’s Beat, Riccardo Catria con Su Ballu Tundu e il tedesco Tobias Hoffman con The Sheperd’s Mad Dance) si sono ispirati. Durante la serata, l’OJS eseguirà anche i brani dei compositori finalisti delle altre due sezioni (Lilac Dreams di Martino Corso, Bloemen Gabriele di Franco e Luce di Francesco Spinazza nella sezione dedicata alle composizioni originali libere e Millacamilla di Marco Borella, Gli Incatenati di Ferdinando Caiazzo e Daina dell’austriaco Markus Neuwirth in quella dedicata agli arrangiamenti). Il 13 settembre alle 21.00 l’OJS, con un organico ampliato, presenterà Il Brutto Anatroccolo, opera creata appositamente per il Festival Time in Jazz di Berchidda del 1997, adattamento di Enrico Pau e Aldo Tanchis, i testi delle canzoni scritti da Aldo Tanchis, e le musiche composte dal Maestro Giorgio Gaslini, pioniere del jazz in Italia di cui ricorre nel 2024 il decennale della scomparsa, al quale è dedicata la sezione degli arrangiamenti del concorso Scrivere in Jazz.

Si tratta di un omaggio affettuoso allo straordinario musicista e all’altrettanto straordinario uomo da parte di un’orchestra che a Gaslini deve buona parte della spinta propulsiva che nel 1990 ispirò un gruppo di giovani musicisti innamorati del jazz a creare l’Orchestra Jazz della Sardegna, da sempre particolarmente legata a Gaslini, che è stato il primo in Italia a credere nei grandi ensemble e che conosceva molto bene la formazione sassarese, sulle cui coordinate impostò, quasi trent’anni fa, l’intero lavoro compositivo. L’opera, liberamente tratta dalla favola di Hans Christian Andersen, si articola in sei sequenze nelle quali Gaslini ha sintetizzato una quantità di input; dal jazz alla musica contemporanea, all’uso di forme musicali provenienti dalle più disparate culture. Il compositore ha utilizzato in modo molto libero sia il suono pieno della big band sia quello del quartetto d’archi, coerentemente alla sua concezione di Musica Totale.

Ospiti dell’OJS saranno l’attore Massimiliano Medda della compagnia Lapola, che impersona l’Anatroccolo e ne racconta le vicende, caratterizzando il personaggio con la sua tipica ed irresistibile verve comica, e la cantante Francesca Corrias, che è invece l'anima triste dell’Anatroccolo, figura fatata che esprime le emozioni. Nelle parole di Gaslini “La favola di Andersen contiene un impressionante elemento di attualità: la diversità, discriminata e poi vincente. Ma anche tante ragioni psicologiche “moderne”. Ho suddiviso il racconto in sei sequenze che compongono un percorso drammaturgico incalzante. Ho affidato la mia partitura ad una Big Band con l’aggiunta di un quartetto d’archi, una voce cantante ed una voce recitante. Lo stile musicale fa perno sul jazz allargandone il linguaggio alla comprensione di altre lingue e culture musicali. La serata e SiJ si concluderanno con la proclamazione e l’esecuzione dei brani vincitori.
19:30
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