ALGHERO - Nel calendario delle gare podistiche della Sardegna esistono manifestazioni che, se paragonate alle salite del tour de France, rientrerebbero tra le cosiddette hors catégorie ossia quelle tappe che presentano salite estremamente difficili esclusivamente adatte ad agili e scattanti scalatori. Ebbene la gara Dal Mare alla Montagna è allo stesso tempo incubo ma anche dolce sogno da accarezzare per i runners che da ventidue anni sotto Ferragosto sfidano letteralmente il dislivello altimetrico di 619 metri e i 18km che separano la spiaggia della Speranza, al nono km sulla litoranea Alghero-Bosa, per arrivare a Villanova Monteleone. Un vero e proprio faccia a faccia con la durezza e l’asprezza dei tornanti che si inerpicano sull’impervio costone che rasenta il bosco Littu e Doas e le fontane di Rajadas e Su Paradisu. Quella che nacque nel 2022 con il nome di Villanova Mare, organizzata dalla società Minerva in collaborazione con la Gymnasium Alghero vinta da Giuseppe Minici e Marinella Curreli, non è una gara che si improvvisa. Va accuratamente preparata sotto ogni punto di vista senza tralasciare nulla.

Allenamenti speciali in salita e varie ricognizioni del percorso di gara. A tutto questa va allenata la mente perché i 18 km di gara sono un mix massacrante anche per la testa. All’esplosività dalle gambe deve essere accompagnata la lucentezza della mente impegnata anch’essa a soffrite tra salite, pendenze che raggiungono il 12%, falsi piani, leggere discese per rifiatare e curve da tagliare per alleviare così la scalata. Difficoltà supplementare è l’orario di partenza. Il via alle ore 18 in un orario lontano dal solleone ma pur sempre difficoltoso considerata la presenza del sole ancora alto e dell’asfalto che nel frattempo ha assorbito il calore raggiungendo temperature alte. Quest’anno fortunatamente il clima è stato meno severo rispetto al 2023 ma ha pur sempre regalato una tarda serata tutt’altro che fresca. Tutto questo rende unica nella sua bellezza e al contempo durezza la gara organizzata con minuziosità dalla società Asd Sos Iddanoesos. Presenti lungo il percorso personale medico oltre a tantissimi volontari addetti al rifornimento, ristori ed assistenza dislocati in varie postazioni ma anche in costante movimento tramite auto, moto e bicicletta. Una macchina organizzata capeggiata dal presidente Vincenzo Monti sincronizzata perfettamente.

Ai sei chilometri più o meno gestibili ai quali ne seguono dieci di pura salita da affrontare a testa china e busto ingobbito, arrivano gli ultimi due km all’interno del centro abitato di Villanova Monteleone prima di tagliare il traguardo in piazza Monsignor Idda. Quegli ultimi duemila metri che si corrono ormai a tramonto compiuto e tra le prime oscurità della sera regalano adrenalina pura perché accompagnati dall’intera comunità, le famiglie, gli amici e le società che incitano a bordo strada l’arrivo dei podisti. Brividi, eccitazione, felicità ed entusiasmo che fanno scattare la fatidica domanda: “perché non provarci anche l’anno prossimo?” L’edizione 2024 è stata portata al termine da 190 atleti: 148 uomini e 42 donne. Meraviglioso testa a testa finale tra gli uomini con vittoria al fotofinish di Francesco Dejas (Atl. San Gavino, 1h14’47) sul bosano Giuseppino Cossu (Cagliari Marathon, 1h14’49). Appena due secondi in distacco tra gli scarti più bassi di sempre tra primo e secondo nella storia della gara. Terzo gradino del podio per l’algherese Giuseppe Fenu (Alguerunner, 1h16’49). In campo femminile successo di Mariaelisa Marongiu (Atletica Orani, 1h35’02) davanti a Valeria Billeci (solarun San Sperate 1h36’41) e Annalisa Gaspa (Atleticamente, 1h42’18).

Alghero Marathon al via con quattordici rappresentanti che ben hanno figurato. Tra le donne quinto posto assoluto di Rossella Soriga (1h45’05, tre minuti in meno rispetto al 2023 e ben otto minuti migliore del 2022) e secondo posto SF60. Podi di categoria per Daniela Zedda (2° SF55, 1h57’05) che da anni fa incetta di podi e medaglie a Villanova e per Giovanna Panai (3° SF55, 2h01’27). Entrambe le bluerunners hanno un feeling incredibile con l’impegnativa gara villanovese. Settima SF40 Maria Teresa Piras (2h01’24). Tra gli uomini terzo gradino del podio SM40 per Domenico Panfili (1h29’55, ventiquattresimo assoluto). Nella stessa categoria sedicesimo Fabio Putzu (1h50’08 per la sua seconda esperienza a Villanova). Alessandro Sandroni ha vinto la categoria SM65 (1h43’17) mentre l’inossidabile sempreverde Palmiro Concas ha centro il terzo gradino del podio SM75 (2h41’28). Anch’egli ama la gara di Villanova e concentra i suoi allenamenti proprio sul percorso di gara. Tra gli SM45 Claudio Barbero è quinto (eccellente 1h28’28, ventunesimo assoluto), Luca Taras quindicesimo (1h43’31) e Walter Trova brinda il debutto nella 18km in due ore tonde. Debutto anche per Gianfranco Nuvoli (SM50, 2h8’). Presenti nella categoria SM55 Antonello Meloni (nono, 1h47’15) e Luigi Ruiu (decimo, 1h48’20). A 94 anni ha salutato la vita terrestre Antonio Benito Casula, classe 1930, per anni tesserato Alghero Marathon e ancor prima Gymnasium Alghero. La sua passione lo ha portato a correre le maratone di Roma, Firenze, Berlino e New York.