S.A.
21 agosto 2024
Al via i seminari di Nuoro Jazz
A suggellare la trentaseiesima edizione dei seminari di Nuoro Jazz, venerdì 30, sarà il tradizionale concerto-saggio finale che coinvolgerà tutti gli allievi e i docenti in un evento musicale collettivo nella suggestiva cornice dell´area archeologica di Tanca Manna
NUORO - Nuoro Jazz numero trentasei: dopo i primi concerti del festival nelle sere precedenti, prendono il via anche i seminari jazz organizzati dall'Ente Musicale di Nuoro. Domani mattina (giovedì 22), alle 10 si aprono i battenti della Scuola Civica di Musica in via Tolmino per accogliere i centosei iscritti a questa edizione dell'iniziativa didattica: saranno impegnati fino a venerdì 30 in nove, intense giornate da dedicare allo studio del jazz, tra lezioni di teoria e pratica, prove di gruppo e musica d'insieme. Ideati e fondati nel 1989 da Paolo Fresu con l'allora presidente dell'Ente Musicale di Nuoro Antonietta Chironi (scomparsa nel 1996), i seminari sono guidati anche quest'anno dal rodato corpo docente, coordinato dal contrabbassista sardo Salvatore Maltana, che conta nomi di primo piano della scena jazzistica nazionale: Emanuele Cisi (per il corso di sassofono), Fulvio Sigurtà (tromba), Max De Aloe (armonica cromatica e fisarmonica), Marcella Carboni (arpa jazz), Francesca Corrias (affiancata da Alessandra Soro nella classe di canto jazz e laboratorio vocale), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Stefano Bagnoli (batteria), Enrico Merlin (storia del jazz) e Dado Moroni (pianoforte), che domenica passerà il testimone a Dino Rubino.
Integrano e impreziosiscono l'offerta didattica dei seminari il corso di fonico nel jazz tenuto dalla sound engineer Marti Jane Robertson (giovedì 29), e l'immancabile masterclass internazionale, condotta quest'anno (da lunedì 26 a mercoledì 28) dal catalano Jorge Rossy, batterista riconosciuto a livello mondiale tra i più influenti della sua generazione, con oltre centottanta registrazioni accanto a jazzisti del calibro di Brad Mehldau, Ethan Iverson, Mark Turner, Seamus Blake, Joshua Redman, Kurt Rosenwinkel, Enrico Pieranunzi e Steve Swallow, tra gli altri. Come sempre, a conclusione dei seminari, verranno assegnate le borse di studio che premiano i migliori allievi: una consiste nell'iscrizione gratuita alla prossima edizione dei Seminari di Nuoro; un'altra permette invece di partecipare al premio internazionale "Massimo Urbani" di Camerino; c'è poi una borsa di studio che vale per frequentare i seminari di Siena Jazz dell'anno prossimo, e quella intitolata alla memoria di Billy Sechi, il batterista cagliaritano prematuramente scomparso nel 2005, che offre l'iscrizione al corso di batteria sempre a Siena Jazz; i docenti dovranno infine scegliere un allievo da ciascuna classe per formare il gruppo che porterà in giro il marchio di Nuoro Jazz. E si rinnova anche quest'anno lo scambio con il festival Jazz in Marciac, che consente a uno dei migliori allievi dei seminari nuoresi di seguire i corsi nella cittadina francese, e viceversa.
A suggellare la trentaseiesima edizione dei seminari di Nuoro Jazz, venerdì 30, sarà il tradizionale concerto-saggio finale che coinvolgerà tutti gli allievi e i docenti in un evento musicale collettivo nella suggestiva cornice dell'area archeologica di Tanca Manna. Sarà questo anche l'ultimo atto del festival che fa da cornice ai seminari e che dopo quelli dei giorni precedenti (protagonisti il DodiciCordeDuo di Marco Colombo e Stefano Cirino Oggianu, il pianista tunisino Wajdi Riahi e la cantante Maria Pia De Vito in quintetto), propone domani (giovedì 22) altri due appuntamenti: il primo è alle 18.30 al circolo Sa Bena, in via San Martino (biglietto a 5 euro), con il Barranco Quartet, che riunisce sotto la sua insegna Pina Muroni (voce), Battista Giordano (pianoforte), Mauro Dore (basso) e Luca Deriu (batteria). Il progetto lega il suo nome a un quartiere di Lima, la capitale del Perù, con la sua atmosfera bohemienne, molto alla moda per l'aristocrazia locale nell'Ottocento ma rinomato anche oggi per l'intensa vita notturna e la sua storia. Caratterizzata dalle raffinate composizioni di Battista Giordano e Luca Deriu e dai testi in vocalese scritti da Pina Muroni, la musica del Barranco Quartet vuole essere in qualche modo come questo quartiere, un po' anticonformista ma vestito per bene, con le giuste proporzioni tra l'osare e il controllarsi.
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