S.A.
8 agosto 2024
Rinnovabili: Governo impugna legge Regione
Per il Governo Meloni la norma eccede le competenze proprie della Regione secondo lo Statuto. La presidente Todde: avanti con la mappa delle aree idonee, andremo sino in fondo e non subiamo decisioni calate dall´alto

CAGLIARI - Il governo Meloni ha deciso di impugnare davanti alla Corte costituzionale la legge della Regione Sardegna che blocca per 18 mesi la realizzazione di nuovi impianti di produzione e accumulo di energia elettrica da fonti rinnovabili ("Misure urgenti per la salvaguardia del paesaggio e dei beni paesaggistici e ambientali"). Per l'esecutivo la norma eccede le competenze proprie della Regione secondo lo Statuto e si pone in contrasto con la normativa statale ed europea, con la violazione degli articoli 3, 41 e 117 della Costituzione.
«In queste settimane alcuni hanno giudicato la nostra una legge debole, che non bloccava nulla, inutile, un regalo agli speculatori, che il governo non prendeva neanche in considerazione. Avevamo ragione noi. Al contrario, infatti, la legge si è dimostrata efficace e di impatto, obbligando il Governo ad impugnarla chiedendone la sospensione immediata visti i tanti reclami ricevuti». Così la presidente della Regione Alessandra Todde commenta l'impugnazione da parte del Governo della legge di sospensione per 18 mesi della realizzazione di impianti da energia rinnovabile in Sardegna, in attesa della definizione della mappa delle aree idonee e dell'adozione del piano energetico regionale.
«Il lavoro della giunta non si ferma. La mappa delle aree idonee dovrà essere consegnata entro 180 giorni a partire dal 3 luglio e noi stiamo già lavorando alla sua stesura. Stiamo creando un comitato interno e un ufficio del Piano che si occuperanno di redigere la legge con indicazioni specifiche per le aree idonee. E lo faremo coinvolgendo i territori, le comunità, i sindaci. E poi un messaggio al governo: La Sardegna - che piaccia o no - non accetterà di subire passivamente decisioni calate dall'alto» ha concluso.
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