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30 luglio 2024
Turismo irresponsabile: tante presenze ad Alghero
Con brevi interventi di Elena Pittau che hanno offerto spunti per il confronto, i relatori, Costantino Cossu giornalista, Giovanni Oliva architetto, Carlo Sechi già sindaco della cittadina catalana ed Antonio Torre biologo naturalista, hanno espresso il proprio punto di vista: mediatico, urbanistico, politico e naturalistico
ALGHERO - Grande partecipazione ad Alghero, presso la Fondazione Laconi, alla tavola rotonda sul tema Turismo irresponsabile. Ovvero l'insostenibile leggerezza dell'essere consumatori di luoghi, organizzata dall’Associazione di promozione sociale "Punta Giglio Libera-Ridiamo Vita al Parco”. L’iniziativa, di carattere divulgativo, mirava a sensibilizzare l'opinione pubblica, algherese e non, rispetto ad un argomento di cui si legge e si parla da tanto tempo, ma che sembra non abbia ancora coinvolto attivamente la cittadina di Alghero né, più in generale, l'isola.
L'obiettivo è stato quello di aprire a nuovi incontri-dibattito, coinvolgendo antropologi, sociologi del turismo, amministratori ed osservatori di un fenomeno che da tempo ha tolto la parola a tutti, turisti compresi. Si è partiti dall'idea di turismo "sostenibile, responsabile, lento, ecogreen, etico, esperienziale": tutti attributi utilizzati soprattutto dagli operatori economici del settore turistico, ma anche dagli amministratori della cosa pubblica (natura, habitat e paesaggio), talvolta impropriamente.
Oppure stancamente ripetuti come un mantra, per rassicurare sia chi ne vuole usufruire, sia le comunità autoctone, che spesso di questo modello sono però le prime vittime. Con brevi interventi di Elena Pittau che hanno offerto spunti per il confronto, i relatori, Costantino Cossu giornalista, Giovanni Oliva architetto, Carlo Sechi già sindaco della cittadina catalana ed Antonio Torre biologo naturalista, hanno espresso il proprio punto di vista: mediatico, urbanistico, politico e naturalistico.
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