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23 luglio 2024
Il pianista Bill Laurence protagonista a Oristano
C´è ancora Oristano nel cammino di Dromos, il festival organizzato dall´omonima associazione culturale, che fino al 25 agosto propone il suo ampio cartellone tra la città di Eleonora e gli altri centri e luoghi della sua provincia coinvolti nella sua ventiseiesima edizione
ORISTANO - C'è ancora Oristano nel cammino di Dromos, il festival organizzato dall'omonima associazione culturale, che fino al 25 agosto propone il suo ampio cartellone tra la città di Eleonora e gli altri centri e luoghi della sua provincia coinvolti nella sua ventiseiesima edizione. Dopo le tre serate di musica e cinema nel giardino del Centro Servizi Culturali UNLA, il festival si prepara ad accogliere il pianista Bill Laurance, atteso da due diversi live: giovedì sera (25 luglio) in piano solo nella Chiesa di Santa Chiara (ore 21, ingresso gratuito con prenotazione sul sito di Dromos), e l'indomani (venerdì 26, alle 21,30; ingresso a 15 euro) al Foro Boario in trio con Menelik Claffey al basso e Oscar Ogden alla batteria. Sempre venerdì al Foro Boario, ma in mattinata, il musicista inglese, classe 1981, terrà anche una masterclass (con inizio alle 10) dedicata al processo creativo del compositore: l'iscrizione costa 30 euro e offre anche l'ingresso gratuito al concerto serale.
Vecchia conoscenza del festival Dromos, tra i tasti d'ebano e avorio Bill Laurance ha elaborato nel tempo uno stile personale, dando prova della sua solidità tecnica negli album degli Snarky Puppy e nei primi due ottimi lavori da solista, "Flint" del 2014 e "Swift" del 2015. Entrambi i dischi hanno scalato le classifiche jazz e sono stati elogiati per la loro abile musicalità e la loro scrittura e arrangiamento emotivo. Nel 2016 ha pubblicato "Aftersun", un album ritmico e divertente con il percussionista Weedie Braimah, seguito poi dal primo album dal vivo di Bill Laurance, registrato alla Union Chapel di Londra. Nel 2019 ha pubblicato il suo quinto album, "Cables", in coincidenza con il lancio della sua etichetta discografica, Flint Music: il suo primo concept album trae ispirazione dalla crescita esponenziale della tecnologia e vede Laurance impegnato a suonare ogni strumento. È dello scorso aprile "Bloom", disco che segna una transizione significativa nella carriera del quarantatreenne musicista inglese, passando dalla più piccola possibile forma di interazione musicale a un formato di larga scala.
Giovedì (25 luglio) il concerto in piano solo di di Bill Laurance nella suggestiva ambientazione della trecentesca Chiesa di Santa Chiara, sarà preceduto dalla visione del video "Amore, immenso amore" sulle due sculture invisibili dell'artista Salvatore Garau installate a Gerusalemme davanti al Muro del Pianto e sulla Spianata delle Moschee, luoghi simbolo dell'Ebraismo e dell'Islam, in linea d'aria vicinissimi tra loro, ma in questo momento tristemente distanti; due sculture invisibili, immateriali, simbolicamente generate da una stessa primordiale fonte, che non ammette violenza ma vuole la comprensione e l'accettazione dell'altro. Artista visivo di dipinti su tela di grandi dimensioni, Salvatore Garau ha concepito queste due nuove opere immateriali (dopo quelle esposte in Sardegna, Milano e New York tra il 2020 e il 2021) come una sfida apparentemente impossibile, utilizzando un concetto che rende libere le persone di creare la propria scultura con l'immaginazione e, in quell'apparente vuoto, col solo aiuto del titolo, "Amore, immenso amore", alimentare il proposito di dire basta alla guerra. Un'intensa settimana per il festival Dromos nella sua Oristano, dunque, che culminerà nei giorni successivi con due concerti tra i più attesi di questa edizione: protagonisti sul palco in piazza Duomo il gruppo di Jan Garbarek con Trilok Gurtu, di scena sabato 27 alle 22, e domenica 28 (stessa ora) la cantante maliana Fatoumata Diawara, una delle esponenti più vitali della scena musicale africana.
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