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23 luglio 2024
Anna Foglietta ad Alghero e Nora
In cartellone mercoledì 24 luglio alle 21.30 a Lo Quarter di Alghero per l´Estate firmata CeDAC Sardegna e giovedì 25 luglio alle 20 nell´area archeologica di Nora a Pula sotto le insegne della XLII edizione del Festival “La Notte dei Poeti”
ALGHERO - Viaggio nella mente e nel cuore di una donna in fuga, costretta a «prendere una decisione che le segnerà la vita», con “Una Guerra” di Michele Santeramo, nell'interpretazione di Anna Foglietta, sulle note del violoncello di Francesco Mariozzi (sue le musiche originali), una produzione di Fondazione Teatro della Toscana e FestiValdera, con il coordinamento artistico di Elena Marazzita (distribuzione a cura di AidaStudio Produzioni) in cartellone mercoledì 24 luglio alle 21.30 a Lo Quarter di Alghero per l'Estate firmata CeDAC Sardegna e giovedì 25 luglio alle 20 nell'area archeologica di Nora a Pula sotto le insegne della XLII edizione del Festival “La Notte dei Poeti” organizzato dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna con la direzione artistica di Valeria Ciabattoni, con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura, della Regione Sardegna e del Comune di Pula e con il contributo della Fondazione di Sardegna.
Un intenso ritratto al femminile per l'attrice romana, alle prese con «una storia di malessere, di presa di coscienza di quel malessere, di quella propria personale “peste”»: la questione cruciale e scottante della moderne migrazioni di popoli si intreccia, nella pièce, con la dimensione più intima e psicologica, in cui le inquietudini e i dilemmi esistenziali di una moderna eroina, che cerca di trarre in salvo i propri figli, lasciandosi alle spalle un paese in macerie a causa di un conflitto e portando con sé i ricordi e i rimpianti, insieme alle immagini terribili della devastazione frutto del crudele gioco delle armi. “Una Guerra” di Michele Santeramo, uno dei più interessanti autori italiani contemporanei (Premio Riccione Teatro per “Il Guaritore”, Premio ANCT 2013 e Premio Hystrio alla drammaturgia 2014, finalista al premio Ubu), fondatore con Michele Sinisi del Teatro Minimo, per cui ha scritto “Accadueò”, “Vico Angelo Custode”, “Murgia” (vincitore di Generazione Scenario 2003), cui seguono “Il sogno degli artigiani”, riletture di classici come “Cirano”, “PreAmleto” e “Tito”, “Sacco e Vanzetti”, “I Reduci” e “Sequestro all’Italiana”, “Le Scarpe”, e ancora il romanzo“La Rivincita” (poi in scena con la regia di Leo Muscato), “Storia d’amore e di calcio” e “Il giorno del signore”, “La prima cena” e “Alla luce”,“La prossima stagione”, “Il Nullafacente”, e “Leonardo da Vinci, l’opera nascosta”, privilegia una dimensione quasi sospesa, fuori dal tempo, così da potersi simbolicamente riferire a ogni contesto bellico.
Tutta la ferocia della battaglia, al di là di ogni retorica e di qual si voglia propaganda sulla natura “eroica” del sacrificio, attraverso lo sguardo di una donna, una madre decisa a sottrarre le sue creature alle conseguenze di una lotta sanguinosa, tanto da mettersi in cammino, affrontando insidie e pericoli e preferendo lanciarsi verso l'ignoto, per dimenticare il passato e inseguire il sogno di un futuro migliore. Nel ruolo della protagonista, un'attrice di grande talento e sensibilità come Anna Foglietta (Nastro d'Argento per “Perfetti Sconosciuti” e “Un giorno all'improvviso”, Premio Vittorio De Sica 2016, Premio Flaiano per “La mafia uccide solo d'estate” oltre alle varie candidature al David di Donatello e al Premio ETI / Le Maschere del Teatro italiano per “La pazza della porta accanto”): l'artista incarna una figura complessa e enigmatica, custode di amari segreti, che porta nell'anima i segni di antiche ferite, e «anche per lei, una storia del Decamerone sarà la guarigione».
“Una Guerra” rappresenta insieme una cronaca dolorosa degli effetti di un conflitto e la speranza di una catarsi e di una rinascita interiore, oltre l'angoscia e la paura: una moderna eroina intraprende un percorso fisico e metaforico verso un cambiamento, conducendo con sé i due figli, tra molteplici peripezie, verso una lontana meta. Un itinerario verso la libertà, la salvezza e la pace, lontano dal rumore della battaglia, dall'incubo degli scontri e dal crescendo di violenza e disumanità che ogni evento bellico porta irrimediabilmente con sé: invece di nutrire il cuore dei propri figli con il seme dell'odio, la protagonista sceglie un'altra via, non meno difficile né meno ardua per una donna sola, per condurli altrove, in una terra straniera, dove forse potranno trovare rifugio e accoglienza, tanto da trasformarla nella loro nuova patria.
Il viaggio segna un momento di passaggio, di emancipazione e di distacco, con la struggente nostalgia dell'esilio insieme alla consapevolezza che non sia più possibile ritornare indietro, che il passato con il suo carico di felicità e infelicità appartenga ormai alla sfera dei ricordi e l'avvenire sia invece tutto da inventare, cogliendo l'occasione di potersi costruire una nuova vita. Una donna in fuga deve sempre stare in guardia, tenere a bada amici e nemici, vegliare sulle proprie creature e sulla propria come sulla loro incolumità: di fronte a lei, strappata alle sue radici e alla sua cultura, un intero universo, vasto e sconosciuto, simboleggiato dall'immensità del mare. “Una Guerra” racconta ance una crisi personale e una metamorfosi, la necessità di indagare, di scandagliare il proprio animo per trovare le giuste risposte e le soluzioni ai vari dilemmi, oltre la confusione e lo smarrimento, per prendere coscienza dei propri desideri e delle proprie aspirazioni, per scoprirsi finalmente essere capaci di decidere del proprio destino, senza interferenze, con lucidità e coraggio, e incamminarsi a testa alta verso il futuro.
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