ALGHERO - «La politica non si ferma, nonostante l’alternanza temporale delle scelte di indirizzo degli elettori, chi fa vita di partito per passione, vede una missione nel condurre le attività della militanza e nel tracciare nuove rotte possibili per il domani sempre troppo vicino, rispetto ai tempi tecnici necessari ad una riorganizzazione propositiva degli intenti. Noi della Lega, ci crediamo sempre e perciò anche in settimana abbiamo riunito il direttivo cittadino, questa volta, anche rafforzato dal nostro consigliere Michele Pais, per guardare al futuro con concretezza». Parole di Monica Chessa, coordinatrice cittadina della Lega ad Alghero.

«Siamo pronti a ripartire dalla nostra base e metterci a disposizione della città per forgiare insieme a chi vorrà seguirci, un nuovo emblema di continuità sul lavoro svolto, affinché lo stesso possa essere valorizzato e mai disperso senza lasciarne traccia. È pur vero che i nuovi arrivati tendenzialmente si muovono in modo da smontare e stravolgere ciò che è già stato programmato o realizzato da chi li ha preceduti, però è anche necessario porsi a bastione di scelte distruttive, sbagliate che possano arrecare danno alla collettività. Noi siamo la forza deputata al controllo, al contenimento dei possibili moti deleteri alimentati dalla esclusiva spinta del cambiamento senza frontiere che a volte porta soltanto a compiere passi indietro che debilitano la crescita del paese».

«Siamo qua e non staremo fermi a guardare, abbiamo ben chiaro il tracciato da percorrere sulla linea di un’autonomia dei valori di appartenenza del nostro popolo, nella quale ci riconosciamo e siamo certi di poter fare tanto anche solo con la forza di essere sardi, per difendere il domani dei nostri figli e che non lasceremo dettare ad una politica fatta esclusivamente da punti di vista personali, originati da ambizioni di potere finalizzate esclusivamente alla riconferma delle poltrone pregresse al punto di calpestare ideali e progetti dai quali avevano preso origine. La politica non muore e solo chi capisce questo concetto potrà essere libero di farla, condividendo al massimo ogni peculiarità che questa ci offre. Noi siamo coscienti del fatto che affinché un ordine civile possa durare c’è bisogno di lottare contro le forme fasulle senza ideali e premiare quelle che dichiarano apertamente, manifestandole le proprie scelte di orientamento, senza annebbiare la reale visione da trasmettere ai cittadini» chiude Monica Chessa.