Carlo Mannoni
13 luglio 2024
L'opinione di Carlo Mannoni
Ad Alghero l’assessorato alla bellezza
Tra gli assessorati algheresi c’è ora anche quello all’“immaginazione civica”, ed è una buona cosa. Immaginazione significa, in certo qual modo, libertà di pensiero che non segue regole fisse né legami logici. Distacco quindi dal normalmente vissuto e sinora conosciuto, per esplorare nuove vie che non siano il ripetersi della conosciuta ordinarietà che ad Alghero è di casa. Non un’immaginazione qualsiasi ma “civica”, ovvero eticamente applicata alla città che conosciamo e che vorremmo migliorata, compito primario delle istituzioni. Ma “civica” anche nel senso di “immaginazione dei cittadini”, come un grande concorso di idee aperto agli abitanti, i cives appunto, con il Comune pronto ad accogliere le migliori proposte. È un fatto quasi rivoluzionario e solo il nome, immaginazione, vale un’intera consiliatura di impegno totalizzante promesso dal nuovo assessore all’urbanistica Roberto Giuliano Corbia che, per il modo di porsi e il curriculum posseduto, sembra la persona giusta al posto giusto. Sarebbe ancor più rivoluzionario se l’ascolto dei cittadini divenisse una regola e non una mera aspirazione della comunità il più delle volte disattesa.
Avrei colto l’occasione per aggiungere al nome di “immaginazione” quello di “bellezza”. Immaginate (ecco l’immaginazione!), un assessorato “all’immaginazione civica e alla bellezza”, impegnativo certo, ma che sfida! Molte delle bellezze di un tempo di Alghero, parlo di quelle architettoniche, sono scomparse o sfiorite, ma ci sono scorci, in città, che si sono conservati miracolosamente intatti e possono essere un esempio di ciò che resta da fare. Ci sono poi molte brutture, tipiche della bulimia della modernità, che l’assessorato alla bellezza dovrebbe avere il compito di eliminare o di evitare il loro riprodursi. Un assessorato all’estetica, senza portafoglio ma con molte regole non derogabili sul decoro urbano e l’urbanistica. Gli chiederei per prima cosa, ma la lista sarebbe più che lunga, di toglier via le orrende ringhiere posizionate alcuni anni fa sul lungomare tra Las Tronas e la Torre di San Giacomo, sostituendole con altre che si rapportino armonicamente ai pilastri in trachite locale e che ridiano pirena visibilità al mare a chi sosta sulle panchine del percorso. Non diamoci per vinti.
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