S.A.
1 luglio 2024
Conoci plaude Todde, attacca Solinas «Con lui chiusura verso il territorio»
E´ Mario Conoci, sindaco uscente di Alghero, a riprendersi la scena politica e a togliersi qualche sassolino dalle scarpe della sua recente esperienza amministrativa. Il bersaglio è l´ex presidente della Regione Christian Solinas, con cui ha condiviso anche il partito (Sardo d´Azione ndr) per un certo periodo, fino alla rottura dei vertici proprio con Conoci
ALGHERO - «L’incontro dei giorni scorsi tra i sindaci di Alghero e Sassari con la presidente della Regione, che ha affrontato, fra gli altri, il tema dell’istituzione della città metropolitana di Sassari, è una buona notizia. Per due motivi. Il primo è che c’è stato un incontro fra i due sindaci e la presidente che segna, anche visivamente, un’inversione di rotta rispetto alla chiusura totale che il precedente presidente della Regione, Solinas, ha sempre avuto verso il nostro territorio e i suoi rappresentanti istituzionali. Il secondo motivo è l’aver affrontato il tema essenziale del riassetto istituzionale dei territori e, per il nostro, quello dell’istituzione della città metropolitana di Sassari». E' Mario Conoci, sindaco uscente di Alghero, a riprendersi la scena politica e a togliersi qualche sassolino dalle scarpe della sua recente esperienza amministrativa.
Il bersaglio è l'ex presidente della Regione Christian Solinas, con cui ha condiviso anche il partito (Sardo d'Azione ndr) per un certo periodo, fino alla rottura dei vertici proprio con Conoci. «Numerose sono state le richieste di incontro da parte dei sindaci della rete metropolitana e del TIPSS, il tavolo delle istituzioni e delle parti sociali del nord-ovest della Sardegna, al presidente, tutte regolarmente disattese, così come senza risposta sono rimasti i documenti inviati al presidente con concrete proposte programmatiche e di riassetto istituzionale. Quindi, il cambio di atteggiamento della massima carica regionale rispetto alle istituzioni del nostro territorio segna un’inversione di rotta importante. Significa un ritrovato spirito di leale e rispettosa collaborazione senza il quale diventa difficile per i territori programmare il proprio futuro e per la Regione porsi alla guida di uno sviluppo equilibrato e condiviso di tutta l’isola» incalza Conoci.
E ancora: «La mancanza delle province, o meglio, della loro rappresentatività democratica che solo il voto popolare può conferire, e per la rete metropolitana la mancanza di dignità costituzionale che l’ha limitata a essere una semplice unione di comuni con scarse risorse e nessuna funzione reale, è da troppi anni uno degli elementi, forse il più importante, che frenano uno sviluppo territoriale equilibrato e condiviso». Secondo Conoci «certamente un incontro non è sufficiente per risolvere un problema così complesso, ma averlo affrontato tempestivamente e nelle giuste forme fa intravedere finalmente una possibilità concreta di soluzione. Altrettanto, la presidente e i sindaci hanno assunto, con l’incontro, un impegno pubblico vincolante che andrà presto riempito di contenuti, con tempistiche e passaggi formali che devono essere realizzati». E conclude con una riflessione: «da sindaco che, nonostante le numerose richieste fatte con gli altri sindaci, ha vissuto e sofferto una fase di assenza totale di rapporti con la presidenza della Regione, tutta chiusa nelle sue stanze e contraria a qualsiasi confronto, anche semplicemente formale, questo avvio su un tema così importante appare positivo e meritevole di essere accompagnato da tutti, maggioranze e opposizioni, superando le sterili contrapposizioni di parte e lavorando insieme per giungere, con spirito unitario e nell’interesse generale, al nuovo disegno istituzionale dei territori nel modo più condiviso possibile. Il futuro della Sardegna e del nostro territorio in particolare è legato a questo passaggio fondamentale rispetto al quale è necessario che tutti diamo un contributo positivo e costruttivo».
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