S.A.
21 giugno 2024
Sardegna prima regione con le Cinque Vele
A livello regionale la Sardegna è di gran lunga la regione con più comuni premiati con le Cinque Vele: accanto a Baunei (Nu) e a Domus de Maria figurano, infatti, anche i comuni di Cabras, Santa Teresa di Gallura), San Teodoro, Posada, Bosa
NUORO - Acque cristalline, luoghi unici per le loro bellezze paesaggistiche, attenti alla sostenibilità, ma anche alla tutela della biodiversità. Sono le località balneari italiane dove sventolano le Cinque Vele di Legambiente e Touring Club Italiano. 21 i comuni turistici marini e 12 le località lacustri insignite con l’importante vessillo e premiati oggi a Roma in occasione della presentazione della guida Il Mare più bello 2024, curata dall’associazione ambientalista e dal Touring Club Italiano. La guida raccoglie informazioni turistiche e caratteristiche ambientali dei comuni a Cinque Vele, compreso l’impegno nella tutela delle tartarughe Caretta caretta. A guidare la top five del 2024 è Pollica, Acciaroli e Pioppi, (Sa) il comune cilentano inserito all’interno del comprensorio del Cilento Antico, in Campania. Al secondo posto il comune di Nardò, in provincia di Lecce nel comprensorio pugliese dell’Alto Salento Ionico, seguito da Baunei, in provincia di Nuoro sulla costa orientale sarda. Quarto posto per la località Domus De Maria sul Litorale di Chia, sempre in Sardegna, e quinto posto per Castiglione della Pescaia, nel comprensorio della Maremma Toscana.
A livello regionale la Sardegna è di gran lunga la regione con più comuni premiati con le Cinque Vele: accanto a Baunei (Nu) e a Domus de Maria (Sud Sardegna) figurano, infatti, anche i comuni di Cabras (Or), Santa Teresa di Gallura (Ss), San Teodoro (Ss) Posada (Nu), Bosa (Or). A seguire la Toscana che, oltre a Castiglion della Pescaia (Gr), piazza i comuni di Capraia Isola (Li), Isola del Giglio (Gr), Capalbio (Gr) e Marina di Grosseto (Gr); quindi la Campania con una pattuglia di comuni tutti in provincia di Salerno: alla prima classificata si affiancano i comuni di San Giovanni a Piro (Sa), Castellabate (Sa) e San Mauro Cilento (Sa). Tre comuni a Cinque Vele per la Puglia con Nardò (Le), Vieste (Fg) e Gallipoli (Le)e una bandiera anche per la Liguria, con i tre comuni delle Cinque Terre (Riomaggiore, Vernazza a Monterosso al Mare in provincia della Spezia) e la Basilicata con Maratea (Pz). Novità di quest’anno, presente anche all’interno della guida il Mare più bello, sono anche i 33 comuni amici delle tartarughe marine segnalati con l’apposito simbolo “la tartaruga” e dove sventolano le vele di Legambiente e Touring Club Italiano. Da Maratea alle isole Tremiti a Gaeta passando per Silvi, Caorle e Castiglione della Pescaia; in Sardegna San Teodoro e Arzachena. Si tratta di quelle amministrazioni che, attraverso un apposito protocollo d’intesa, si sono impegnate a adottare una serie di misure per rendere le spiagge accoglienti anche per le tartarughe che depongono le uova oltre che per i bagnanti. Ad oggi in totale sono 74 i comuni in tutta Italia (guida al momento la classifica la Campania con 22 comuni) che hanno firmato il protocollo, di questi 33 sono quelle in cui sventolano anche le vele di Legambiente e Touring Club Italiano.
L’iniziativa “comuni amici delle tartarughe” rientra nel progetto Life TURTLENEST che mira a tutelare gli habitat di nidificazione della Caretta caretta aumentando le probabilità di successo riproduttivo e tenendo conto di clima e antropizzazione. Nato grazie al sostegno del programma LIFE dell'Unione Europea, il progetto è coordinato da Legambiente e riunisce 13 partner di 3 diversi Paesi (Italia, Spagna e Francia). In prima linea insieme ai comuni amici delle tartarughe anche le aree protette (34 quelle che ad oggi hanno firmato il protocollo), entrambi premiati oggi a Roma. «Da diversi anni la Sardegna si conferma la regione italiana che, più di tutte, riesce a coniugare l’eccezionale forza attrattiva verso il turismo balneare e la qualità dell’esperienza di vacanza con une gestione del territorio orientata a principi di sostenibilità - dichiara Marta Battaglia, Presidente di Legambiente Sardegna-. Si consolidano ottime pratiche che da tempo occupano la parte alta della classifica nazionale e si affacciano nuove realtà come San Teodoro, che quest’anno raggiunge per la prima volta il più alto riconoscimento delle 5 Vele, a testimonianza di una crescente e diffusa consapevolezza sull’importanza della tutela dei valori ambientali anche come leva competitiva per un turismo alleato dei territori.» Fa notizia l’esclusione della Sicilia, per il primo anno, dal vertice della classifica delle località marine a cinque vele. Pantelleria (Tp) perde due vele passando da cinque a 3 vessilli a causa di una serie di interventi turistici discutibili e di un eccesso di consumo di suolo che sono costati cari all’isola in provincia di Trapani. Santa Marina Salina (Me) sull’isola di Salina perde una vela – passando da cinque e 4 vessilli - per aver fatto registrare un arretramento, sia pur lieve, dei valori generali.
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