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13 giugno 2024
Svolta-Dem dopo 10 anni difficilissimi
Il Partito democratico di Alghero ritorna ad essere primo gruppo della coalizione a governo della città ma soprattutto il suo segretario è tra i principali artefici del "Progetto Alghero", che intende dare una nuova prospettiva al territorio
ALGHERO - Due soli candidati alla carica più importante, quella di primo cittadino; il sindaco più giovane eletto in città (Raimondo Cacciotto); la netta sconfitta di quello che, nonostante tutto, rimane il candidato più votato nella storia di Alghero (Tedde nel 2007 con 18.367 preferenze); un progetto nuovo, che fonda la sua stessa esistenza nel grande gruppo di moderati di centro, perno e forza determinante per la vittoria di domenica scorsa.
Non mancano certo spunti di interesse per raccontare le diverse sfaccettature di una tornata elettorale vissuta dagli algheresi con un briciolo di distacco e non troppo coinvolgimento, ma che comunque - nonostante i tanti timori pre elettorali per un'affluenza che in molti pronosticavano ancora in discesa - ha richiamato alle urne e coinvolto più di 23mila cittadini: da qui, probabilmente, si dovrà ripartire, nel tentativo di arginare quella deriva che vedeva negli ultimi anni un progressivo allontanamento degli algheresi dalla vita politica e amministrativa.
Tra i temi certamente di primissimo piano, c'è la rinascita elettorale del Partito democratico, che ad Alghero negli ultimi dieci anni, per logoranti spaccature interne aveva vissuto un periodo difficilissimo. E' la svolta impressa dal neo segretario Enrico Daga, primo artefice della "reunion" interna col gruppo capeggiato dall'ex sindaco Mario Bruno e tra i principali ideatori del "Progetto Alghero", che intende dare una nuova prospettiva al territorio.
Il Partito democratico di Alghero ritorna ad essere primo gruppo della coalizione a governo della città, piazzando quattro consiglieri comunali in aula. Gabriella Esposito e Pietro Sartore sfondano addirittura le seicento preferenze personali, seguiti da Mimmo Pirisi (421) e Luca Madau (269). Ma dietro di loro c'è una comunità di tutto riguardo: Marzia Simula, Tonina Desogos, Mario Nonne e Raffaella Sanna. Passata la sbornia dei festeggiamenti e recuperate le forze, adesso inizia il lavoro vero: definizione degli equilibri interni alla coalizione e amministrazione.
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