Cor
11 giugno 2024
Nuoro e a Sassari con le musiche di Kurt Weill
In programma anche un inedito dell’allievo di Composizione Marco Lizzeri: Mercoledì 12 giugno alle 20,30 nell’auditorium della Scuola Civica di Nuoro e giovedì 13 alle 19 nella sala Sassu del Conservatorio di Sassari
SASSARI - Il Concerto per violino e orchestra di Kurt Weill, a un secolo dalla sua prima esecuzione, sarà il cuore del prossimo appuntamento con la rassegna MusicaNova, organizzata dal Conservatorio di Sassari e dedicata alla musica contemporanea, in un evento curato in collaborazione con l’Associazione Laborintus di Sassari e la Scuola civica “Antonietta Chironi” di Nuoro. Mercoledì 12 giugno alle 20,30 nell’auditorium della Scuola Civica di Nuoro e giovedì 13 alle 19 nella sala Sassu del Conservatorio di Sassari, protagonista sarà l’Ensemble Rosa dei Venti, diretto da Gabriele Verdinelli e formato dagli allievi accademici del dipartimento delle Musiche d’Insieme dell’Istituto, con la partecipazione della violinista Eva Bindere, docente del “Canepa” che darà una prova delle doti che l’hanno portata a essere per anni il primo violino della Kremerata Baltica, il celebre complesso fondato e diretto da Gidon Kremer. Introdurrà il concerto un brano di Marco Lizzeri, studente di Composizione del Conservatorio e vincitore quest’anno del premio MusicaNova che, oltre all’onore di una prima esecuzione da parte di una grande interprete, avrà l’incentivo di una borsa di studio offerta dall’Associazione Laborintus. Il programma sarà completato dalla “Kleine Dreigroschenmusik”, sempre di Weill, suite che il compositore trasse dal suo titolo più famoso, “L’Opera da tre soldi”, scritta su libretto di Bertoldt Brecht, dove sono riorchestrate alcune delle canzoni che il pubblico conosce soprattutto nelle celebri versioni dei grandi del Jazz e della musica Rock. Kurt Weill (1900-1950) geniale allievo a Berlino di Ferruccio Busoni, iniziò infatti la sua attività come autore di musica colta per poi approdare, dopo il suo incontro con il teatro brechtiano e le prime influenze jazz nell’Europa tra le due guerre, a una semplificazione del linguaggio in una direzione popolare e di “neo oggettivismo”, volta all’impegno e alla critica sociale. La satira evidente delle sue opere, l’antimilitarismo e le sue origini ebree, nonostante il grande successo, gli inimicarono subito la nascente politica nazista e, con la salita al potere di Hitler, dovette emigrare prima a Parigi, poi a Londra, per finire la sua carriera negli Stati Uniti dove diventò un apprezzato autore di colonne sonore e musical. Il concerto mette quindi a confronto la promozione di un giovane autore contemporaneo con le fasi della vita artistica di un grande compositore del secolo scorso, in una riflessione sull’evoluzione dei linguaggi musicali anche in rapporto al contesto sociale e politico dell’epoca di scrittura.
|