S.A.
3 giugno 2024
Mobilità su Alghero intoccabile: appello di Mascia
È l’appello al diritto della mobilità dei sardi del candidato sindaco di Sassari per il campo largo, Giuseppe Mascia, anche alla luce della notizia secondo cui Aeroitalia da ottobre non garantirà più ad Alghero i collegamenti con Roma e Milano in regime di continuità territoriale
ALGHERO - «Il principio di insularità in Costituzione assicuri il diritto alla mobilità dei sardi. Servono una vera continuità territoriale e adeguate reti di trasporti interni, a iniziare dai treni». È l’appello del candidato sindaco di Sassari per il campo largo, Giuseppe Mascia, anche alla luce della notizia secondo cui Aeroitalia da ottobre non garantirà più ad Alghero i collegamenti con Roma e Milano in regime di continuità territoriale. «Inserire il principio di insularità in Costituzione deve tradursi subito nella possibilità di far valere il diritto alla mobilità dei sardi e alla connessione dell’isola col resto d’Italia, colmando gli svantaggi economici e sociali», prosegue Mascia.
«Essere un’isola da 1,5 milioni di abitanti, senza adeguati collegamenti, è un limite per le nostre imprese, che per crescere devono varcare il mare – insiste il candidato sindaco – ma va tutelato anzitutto il diritto di chi vive in Sardegna, e in particolar modo nel nostro territorio, a muoversi come gli altri italiani e gli altri sardi». Giuseppe Mascia rimarca che «in Europa esistono gli strumenti per proteggere il diritto dei sardi, che il mercato non può garantire». Secondo il candidato del campo largo alla guida della futura città metropolitana, «il nord ovest Sardegna avrebbe dovuto e dovrà puntare i piedi con Cagliari, Roma e Bruxelles per trovare un compromesso tra i principi che tutelano la concorrenza tra le compagnie aeree e gli interessi delle società di gestione degli scali sardi e il principio di insularità».
Mascia punta il dito contro chi ha governato ai vari livelli negli ultimi anni. «Le politiche locali e territoriali hanno isolato Sassari dal resto del territorio, la nostra città ha rinunciato a quel ruolo di guida che consentisse al nord ovest Sardegna di far valere le proprie ragioni e pretendere quel che gli spetta», è l’affondo. «Lo scorso governo regionale non ha saputo garantire neanche i collegamenti interni all’isola, come dimostra la lunga interruzione della linea ferroviaria che collega Sassari e Cagliari», rimarca Mascia. «E il governo nazionale, invece di sprecare i soldi del Pnrr per la manutenzione di una linea obsoleta, avrebbe dovuto realizzare un percorso ferroviario nuovo, che consenta almeno una media velocità di 150 chilometri orari in totale sicurezza – aggiunge – il cantiere avviato è un’opera inutile, ma il Ministero e la Regione non si sono posti il problema di un’indispensabile sostituzione e rinnovamento del sistema ferroviario sardo».
Nella foto: Giuseppe Mascia
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