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3 giugno 2024
«Addio Aeroitalia, dubbi sulla Todde»
Così Michele Pais: pesanti dubbi sulla gestione privatistica dell´aeroporto e sulle garanzie offerte dall´attuale Giunta regionale e dalla maggioranza che la sostiene
ALGHERO - «La compagnia Aeroitalia ha annunciato il suo addio allo scalo di Alghero, sollevando pesanti dubbi sulla gestione privatistica dell'aeroporto e sulle garanzie offerte dall'attuale Giunta regionale e dalla maggioranza che la sostiene - dichiara Michele Pais, coordinatore regionale della Lega Sardegna -. Gli aeroporti sono tra le più importanti infrastrutture economiche, ma sopratutto sociali della nostra Isola, in quanto costituiscono le porte di accesso e di uscita, e garantiscono il diritto alla circolazione e il principio di Uguaglianza sanciti dalla Costituzione. Principi ancora più pregnanti per via della condizione insulare».
«Nella passata legislatura la Regione è sempre intervenuta per sostenere la continuità territoriale in tutti i tre aeroporti, con un occhio di riguardo proprio nei confronti dello scalo di Alghero, il più fragile dei tre scali, garantendo i collegamenti in regime di continuità territoriale anche in presenza di difficoltà oggettive che oggi, politiche sbagliate della Giunta Todde hanno aggravato e che rischiano, se non si inverte la rotta, di diventare insuperabili e di condannare Alghero all'isolamento. Con ciò che ne comporterebbe sul fronte dei livelli occupazionali” - continua Pais - "E l'anno scorso il Consiglio regionale ha stanziato 25 milioni fino al 2025 per il potenziamento e lo sviluppo del traffico aereo da e per la Sardegna attraverso l'attivazione di nuove rotte non coperte da altri vettori».
«La Regione Sardegna, persino con questa Giunta, deve essere protagonista nella programmazione dei trasporti e dei flussi turistici della Sardegna, che investono profili occupazionali da difendere" - conclude Michele Pais - "I nostri aeroporti sono infrastrutture strategiche rispetto alle quali è indispensabile il coinvolgimento delle istituzioni pubbliche per sostenere le politiche di sviluppo. Mi auguro che tutte le forze in campo, a partire da quelle sociali e sindacali facciano sentire la voce forte su un problema che rischia di essere irrecuperabile e dagli esiti tragici per il trasporto del nord ovest della Sardegna».
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