L’immobile è il simbolo del degrado del paesaggio e dell’incuria ambientale della città. Insulto permanente alla cultura della comunità catalana
ALGHERO – Sono arrivati a uno stato avanzato di studio, da parte degli uffici della Regione, i dettagli per la nuova campagna per il recupero del «panorama» della Sardegna. La prima fase prevede quattro «ecomostri» da abbattere. E fra i quattro ci sarebbe anche il Lido Novelli di Alghero. La notizia è trapelata dopo alcuni incontri avvenuti tra i dirigenti e funzionari degli assessorati regionali all’Ambiente, all'Urbanistica ed ai Lavori Pubblici della Giunta guidata da Renato Soru. Il fatiscente complesso, che oscura 265 metri di panorama, costruito sulla spiaggia del Lido catalano e oggetto da tempo di numerose lamentele, potrebbe presto lasciar spazio al mare, e riaprire uno spaccato mozzafiato sul golfo di Alghero. Ormai da decenni molte amministrazioni comunali cercano, invano, di acquisire l’immobile e bonificare l’area, senza però mai riuscirvi. L’ultima crociata è datata settembre 2006, con l’allora assessore comunale Angelo Caria che aveva tentato di ri-impossessarsi del Lido Novelli. Dagli uffici dell’assessorato al Demanio, infatti, era partita la richiesta alla Regione per avviare le procedure necessarie al fine di ottenere una nuova delimitazione del demanio marittimo del golfo di Alghero. Caria aveva chiesto che venisse classificata nuovamente l’area dove insiste la struttura del Lido, al fine di conquistarne la piena ed esclusiva disponibilità. Oggi con la Giunta Soru, che si è già dimostrata vigile nel corso della legislatura ai problemi ambientali, con un’attenta pianificazione urbanistica delle zone costiere e la costituzione della Conservatoria delle coste, non è escluso che i tempi per l’acquisizione dell’immobile vengano notevolmente ridotti e si possa riportare agli antichi splendori uno dei lungomare più spettacolari d’Europa.
Nella foto lo stato attuale del Lido di Alghero