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Cor 1 maggio 2024
Il saluto a Celio Busdraghi
Storico funzionario e cerimoniere del comune di Alghero, dai primi anni '60 e fino al 1995 anno del pensionamento. Attivissimo organizzatore di eventi e di manifestazioni, capitano della squadra ai giochi senza frontiere del 1968. E´ mancato all´affetto dei suoi cari all´età di 94 anni
Il saluto a Celio Busdraghi

ALGHERO - Addio a Celio Busdraghi, storico cerimoniere comune di Alghero. E´ mancato all´affetto dei suoi cari all´età di 94 anni. I funerali avranno luogo giovedì 2 maggio alle ore 10 nella Chiesa di san Francesco. Di seguito un racconto a firma Marco Busdraghi.

Nato a Pontedera il 21 Marzo del 1930 da padre Tosello e madre Ada Battini, città famosa per la Piaggio posta tra Pisa e Firenze, (mio nonno Tosello proveniva da nota famiglia patrizia Lucchese, con tanto di via e palazzo di famiglia, ora Hotel a 5 stelle, un nostro avo era il celebre editore lucchese Vincenzo Busdraghi del '500, primo editore dei racconti del Bandello, da cui uno estratto divenne famosissimo per la celebre saga di Romeo e Giulietta, poi divenuta celebre a livello mondiale grazie alla riedizione di William Shakespeare, e suo padre, mio bisnonno, che aveva una grande azienda di falegnameria si trasferì ai primi del secolo a Pontedera per costruire i famosi aerei della Piaggio (che all'epoca erano costruiti prevalentemente in legno). La mamma Ada era invece una delle figlie del capo della piccola stazione della frazione della Rotta. Tosello per il suo lavoro di agrimensore si spostò con la famiglia a Lucca e poi definitivamente nella bella cittadina di Castiglion Fiorentino! Qui in pratica Celio passò tutta l'infanzia e adolescenza, vedi il racconto precedente sul bombardamento di Castiglion Fiorentino, tra i suoi grandi amici di infanzia il noto allenatore di calcio Corrado Viciani, fino a quando si trasferì a Firenze per studiare Ingegneria meccanica, dove prese anche il brevetto di pilota civile con il noto istruttore pilota ed architetto Luciano Nustrini, (pilota pluricampione di volo tragicamente deceduto con il suo aereo e la moglie durante una regata in Australia per seguire l'amico Soldini), Il Nustrini veniva ogni tanto a trovarci quando atterrava ad Alghero, una volta venne con la sua copilota famosa prima pilota donna di aerei di linea Fiorenza De Bernardi, figlia del mitico aviatore Mario Bernardi. Per la passione del volo lascia gli studi e si arruola in aeronautica per diventare sott'ufficiale pilota militare. E così trasferito prima a Gioia del Colle e poi ad Alghero, nella celebre scuola di volo militare, nel 1952 conosce mia madre Maria Teresa, figlia di txiù Peppino Restaino, noto falegname algherese, figlio di Federico allora direttore del carcere di Alghero, e di txià Lidia Oliva, figlia a sua volta del noto navigatore napoletano Antonio. Così si innamora di lei, di Alghero e della Sardegna e poi pur di rimanere ad Alghero si congeda dall'aeronautica e inizia a cercare occupazione, sposandosi nel 1956 con Maria Teresa e mettendo su famiglia, lui figlio unico con seguito di ben sei figli. Inizia a lavorare per la Sella & Mosca e poi segretario di una scuola media a Sassari, grazie alla parentela col preside e scrittore Michele Chessa col grande architetto di vita algherese che era nostra zia Titina Restaino, sorella di Peppino, maestra ed insegnante di ginnastica organizzatrice dei saggi ginnici all'epoca del fascismo, ed attiva consigliera comunale. Poi vince un concorso per l'assunzione come funzionario presso il comune di Alghero ed è così che diventa quello che era praticamente un vero Jolly per la amministrazione comunale algherese, ricoprendo diversi incarichi contemporaneamente tra cui il più rilevante fu quello di maestro di cerimonie ed organizzatore ed ideatore di numerosi eventi, gemellaggi con la Catalunya, e manifestazioni, tra cui tutti i meeting del cinema, lo retrobàment dei Catalani di Barcellona, la partita Alghero-Barcellona di Cruiff, la sagra del riccio ed innumerevoli cerimonie, fino all'anno di pensionamento nel 1995, incarico di cerimoniere poi assegnato all'amico Raimondo Tilloca. Parallelamente Celio si appassionò al mare e quindi divenne esperto subacqueo andando a prendere il brevetto dal noto istruttore Duilio Marcante a Genova nel 1961. Fondò uno dei primi circoli di pesca subacquea della Sardegna il mitico Ippocampo con cui organizzò i celebri campionati italiani di Pesca subacquea nel '68 e '69, vinti dall'amico Massimo Scarpati. Da primo subacqueo dell'epoca iniziò quindi a esplorare i fondali di Alghero a caccia di pesci, crostacei e corallo, con il supporto di barcaiolo del maestro Cicci Goffi di Fertilia, maestro di scuola ma espertissimo pescatore sportivo e profondo conoscitore del mare della riviera e punti di pesca. Suoi amici di avventure di pesca erano, il famoso fotografo Angelo Gadau, i fratelli Mario e Luciano Musu, questo ottimo cantante lirico come tenore, e suo allievo subacqueo, allora 16enne, il noto fotografo di moda Paolo Curto. Inizio così l'epopea della pesca del corallo da parte dei subacquei, e l'esplorazione delle tantissime grotte sommerse di Capo Caccia e Punta Giglio. Altri suoi amici subacquei, diventati celebri, arrivarono così da tutta Italia per chiedergli di essere accompagnati e per dare informazioni e consigli, vedi i grandi campioni e precursori dei record Ennio Falco, Alberto Novelli, Cesare Olgjai e Claudio Ripa, e poi grazie ai campionati di pesca di Alghero Massimo Scarpati, che poi tornò ad Alghero per fare il corallaro, Carlo Gasparri e Rodolfo Betti noto Marò, toscani come lui, ed in particolare i sardi Salvatore Grosso ed Ernesto Tarditi. Ma grazie agli eventi del cinema divennero "amici" anche famosi personaggi del Jet-set e dello spettacolo, il marchese Talon, che veniva a Porto Conte a pescare con una Lamborghini Espada, Mike Bongiorno, Silvio Noto, in commistione con il suo ruolo di organizzatore di eventi di mare e di cinema e di sfilate di miss, aveva sempre a che fare ora con Amedeo Nazzari, Pippo Baudo, il regista Anton Giulio Maiano, Paola Borboni, il premio Oscar svedese Arne Suckdorff etc., ed il noto organizzatore di Miss Italia, Enzo Mirigliani, che lo voleva come suo segretario e lo portò come collaboratore ad una edizione di Miss Italia a Vibo Valentia, "prestato" dall'azienda di soggiorno di Alghero, e per cui Celio pur di rimanere ad Alghero rifiutò clamorosamente. Sicuramente la più incredibile e famosa esperienza fu quella di capitano della squadra di Alghero ai Giochi senza frontiere del 1968, evento svoltosi a Schwäbisch Hall in Germania, con tanto di diretta televisiva dove Celio appariva con il Jolly affianco ai due mitici arbitri Pancaldi ed Olivieri, presentatore Enzo Tortora. Inoltre grande attivismo è stato quello di organizzazione e di pianificazione di tutti i gemellaggi con la Catalunya e la Valencia. Per questo racconto e di tutte le sue incredibili situazioni ci sarebbe da scrivere un vero libro, sta di fatto che quando Celio tornò ad Alghero dormi per tre giorni per la fatica estenuante affrontata e le notti insonni passate. Tra i tanti la più rilevante amicizia rimase quella col regista Arne Suckdorff che venne a vivere ad Alghero per due anni sabbatici, innamoratosi anche lui di Alghero, con la moglie celebre fotografa Astrid Bergmann, prendendo in affitto una dependance della villa in stile Valenciano del generale Catardi, e che poi si trasferì in Brasile per fondare una comunità di salvaguardia e protezione della foresta del Mato Grosso e delle comunità di nativi e tribù del luogo. Come suo primogenito ho vissuto personalmente ai tanti incontri, eventi, e momenti di vita della comunità algherese, sarebbero necessarie molte pagine per raccontare i tanti divertenti aneddoti esperienze di vita accanto a Celio...
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