S.A.
27 aprile 2024
Due società hanno vinto il bando In due anni il nuovo Caval Marì
Maxinna srl e Santoni Group sono le due società che hanno presentato il progetto che ha sbaragliato la concorrenza e che giovedì si è aggiudicato il bando del Comune per la riqualificazione di uno dei luoghi simbolo della città. Per l'apertura la previsione più realistica è il 2026
ALGHERO - Maxinna srl e Santoni Group realizzeranno il nuovo Caval Mari ad Alghero. Le due società hanno presentato il progetto che ha sbaragliato la concorrenza - altre quattro offerte erano state presentate a Porta Terra ndr - e che giovedì si è aggiudicato il bando del Comune per la riqualificazione di uno dei luoghi simbolo della città, abbandonato da decenni e che dal momento della consegna sarà oggetto di una riqualificazione "storica" che sarà ispirata ai quattro elementi naturali: aria, acqua, terra e fuoco. La proposta è stata ideata e sviluppata dall’ingegner Sergio Murgia dell’Artek Studio, con la collaborazione dell’architetto Stefano Govoni di Pixel Architecture Studio.
Il nuovo Caval Mari sarà «uno spazio restituito alla collettività e al territorio che diventa manifesto di ecosistemi, culture e tradizioni locali. La rivisitazione del complesso rimodulerà, sia a livello strutturale sia a livello concettuale, gli ambienti e la loro destinazione d’uso seguendo 3 direttive di sviluppo dal punto di vista turistico: ambientale, sociale ed economico. Il Caval Marì di domani ospiterà cinque suite vista mare con idromassaggio, un ristorante, uno spazio espositivo, un’area destinata ad eventi culturali e sociali e, nella grande terrazza all’aperto, un bar. L’intera proposta rappresenta un importante piano di destagionalizzazione poiché si propone di dare vita a un luogo fisico e simbolico che vive il territorio 365 giorni l’anno, grazie a una connessione attiva tra privato e pubblico» si legge nella nota di presentazione del progetto.
Il ricorso alla ventilazione naturale con un riverbero importante sulla salubrità dell’insieme; l'utilizzo di un impianto di condizionamento che si servirà dell’acqua di mare per il suo funzionamento; la riconversione di circa 270 mq di scogliera grazie al ripensamento della terrazza sul mare che sarà liberata dagli attuali riempimenti e realizzata con una soluzione flottante e una pavimentazione in sughero autoctono; l’energia solare soddisferà parte del fabbisogno energetico dell’intero nuovo complesso: si tratta di una pianificazione sostenibile e di «un’idea organica e tutta nuova che fonde, in un risultato originale e suggestivo, tradizione e innovazione. È la storia della città, con tutta la sua forza simbolica, che si trasforma in uno spazio sostenibile e perfettamente integrato nel territorio».
E ancora: «Visto dal mare, il nuovo Caval Marì conserverà la sua cadenza originaria di vuoti e pieni delle aperture, ripensata grazie alla sostituzione di alcune porzioni di muratura con un esoscheletro che darà vita a una narrazione iconica del territorio grazie alla presenza di alcuni segni tipici: corallo, schizzi d’acqua del mare che si infrange sugli scogli della location, torri. Questa nuova pelle darà vita a una visione fluida e pluridimensionale che crea un continuum tra esterno e interno. Un progetto che crea collegamenti anche tra passato e presente con la decisione di “staccare” le pareti perimetrali dell’edificio dalla nuova struttura, restituendo così anche dall’interno la vista originaria delle mura». «Il nostro Caval Marì - conferma Andrea Pinna della Maxinna srl (l'altro socio è Massimiliano Galeandro) - propone una visione chiara e responsabile di luogo destinato alle Persone. Uno spazio che si struttura attorno a cardini progettuali di valore che permetteranno al nuovo complesso di ambire alla prima certificazione – di tipo Leed Gold – di edificio sostenibile in Sardegna».
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