S.A.
24 aprile 2024
Gallura contro speculazione eolica e fotovoltaica
L’Unione dei Comuni Riviera di Gallura ha deliberato pubblicamente contro ogni forma di speculazione e dichiarato di opporsi, con tutti gli strumenti in possesso, a ogni progetto in tal senso, privilegiando la costituzione delle CER, le comunità energetiche rinnovabili. A deliberare in tal senso, poco più di un mese fa, era stata anche l’Unione dei Comuni Gallura
SAN TEODORO - Erano presenti in tanti, lunedì nella sala consiliare del Comune di San Teodoro, per discutere sulla speculazione energetica di cui è protagonista, suo malgrado, la Sardegna. Una giornata particolare, quella di lunedì, in cui le turbine eoliche sono diventate una realtà vicina, troppo vicina: le immagini della nave cargo approdata nel porto di Oristano con a bordo un grosso carico di enormi pale eoliche hanno ottenuto un effetto dirompente e la preoccupazione era palpabile in tutti i presenti. L'assemblea è stata introdotta dal Coordinamento Gallura. «Da un potenziale modello economico territoriale basato su un’agricoltura e zootecnia di qualità, sul turismo e sulla cultura, ad altissimo rendimento sia economico che occupazionale, saremo destinati a transitare verso un modello industriale imposto e specializzato nella produzione di energia elettrica a bassissimo tasso occupazionale e ad altissimo rendimento, per chi? Per le multinazionali» così Maria Grazia Demontis, attivista, ha sintetizzato i rischi a cui la Sardegna andrebbe incontro.
A fare il punto sulle contraddizioni di una transizione ecologica “green” ma non per tutti, è stato invece Antonio Muscas, ingegnere meccanico e referente del Coordinamento Comitati Sardi contro la speculazione: «Sono ben 809 le richieste di autorizzazione per progetti legati alle energie rinnovabili: un’intera regione non può essere sacrificata per il bene del pianeta. Quello che si prospetta è un carico gravoso, considerando anche che la Sardegna è la regione dove maggiore è il consumo di suolo in Italia, a causa della presenza di impianti fotovoltaici. Basti pensare che già oggi ci sono comuni che non possiedono più nessun metro quadro di suolo disponibile». A seguire, la sindaca di San Teodoro Rita Deretta ha aperto il Consiglio dell’Unione dei Comuni Riviera di Gallura. «Come Comune non siamo nuovi alla tematica: già nel 2022 abbiamo fatto ricorso a Tibula (Il progetto del parco eolico marino Tibula Energia che prevede il posizionamento delle turbine eoliche nello specchio di mare compreso tra Olbia e Siniscola, n.d.r.) presentando osservazioni contro il progetto eolico offshore. Il ruolo degli amministratori locali non è semplice – ha detto la prima cittadina – perché dobbiamo scontrarci con poteri molto forti».
A intervenire sono stati anche il sindaco di Loiri Porto San Paolo Francesco Lai, il sindaco di Budoni, Antonio Addis e il sindaco di Golfo Aranci Mario Mulas. Il dissenso espresso all’assalto eolico e fotovoltaico è risultato perciò unanime. L’Unione dei Comuni Riviera di Gallura ha deliberato pubblicamente contro ogni forma di speculazione e dichiarato di opporsi, con tutti gli strumenti in possesso, a ogni progetto in tal senso, privilegiando la costituzione delle CER, le comunità energetiche rinnovabili. A deliberare in tal senso, poco più di un mese fa, era stata anche l’Unione dei Comuni Gallura. La delibera è stata trasmessa al Consiglio Regionale, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero dell’Ambiente a Roma. Con la delibera dell'Unione dei Comuni Riviera di Gallura sono in totale tre, su quattro, gli enti sovracomunali galluresi che hanno deliberato contro la speculazione energetica, per un totale di 20 Comuni.
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