S.A.
10 aprile 2024
Time in Jazz 2024: arriva Kenny Garret
Il 12 agosto arriva a Berchidda uno dei più brillanti e influenti protagonisti del jazz moderno, Kenny Garrett: classe 1960, il sassofonista (soprano e contralto) e compositore nativo di Detroit
BERCHIDDA - Il festival Time in Jazz svela un altro protagonista della sua trentasettesima edizione: il 12 agosto arriva a Berchidda uno dei più brillanti e influenti protagonisti del jazz moderno, Kenny Garrett. Classe 1960, il sassofonista (soprano e contralto) e compositore nativo di Detroit, salirà sul palco di piazza del Popolo nel segno di "Sounds from the Ancestors", come si intitola l'ultimo album a suo nome: pubblicato nell'agosto 2021, è un disco dalle tante sfaccettature, che non si colloca all'interno degli stretti confini dell'idioma jazz; ma ciò non sorprende se si considera che Garrett riconosce Aretha Franklin e Marvin Gaye tra i suoi punti di riferimento più importanti, come lui stesso ha dichiarato a proposito dell'album: «Inizialmente il concetto era quello di cercare di ottenere alcuni dei suoni che ricordavo da bambino quando crescevo, suoni che ti sollevano lo spirito, di gente come John Coltrane, "A Love Supreme", Aretha Franklin, "Amazing Grace", Marvin Gaye, "What's Going On", e il lato spirituale della chiesa. Quando ho iniziato a pensare a loro, ho capito che si trattava dello spirito dei miei antenati».
Musicista eclettico, nella sua carriera (cominciata nel 1978 nella Duke Ellington Orchestra) Kenny Garrett ha suonato con icone del jazz come Miles Davis, Art Blakey, Donald Byrd, Freddie Hubbard, Woody Shaw ma conta anche esperienze con artisti di altri versanti musicali, come Peter Gabriel, Sting, Bruce Springsteen, il rapper Guru e il musicista e producer Svoy con cui firma l'album "Who Killed AI", in uscita proprio in questi giorni. Dopo Vinicio Capossela, Kenny Garrett è dunque il secondo nome annunciato nel cartellone del trentasettesimo Time in Jazz diretto da Paolo Fresu, festival come sempre itinerante che si snoderà tra Berchidda e altri quattordici centri e località del nord Sardegna dall'8 al 16 agosto: un cartellone come sempre ricco di eventi (non solo musicali) che verrà presentato alla stampa giovedì 18 aprile a Cagliari all'interno del chiostro di San Domenico; la cornice ideale per introdurre un'edizione del festival all'insegna di "A Love Supreme", titolo preso in prestito da quello dello storico disco di John Coltrane, tra i massimi capolavori della storia del jazz: «un inno all'amore universale e alla pace oltre che un'invocazione al Divino che travalica il sacro e aspira a connettere l'afflato creativo con l'ignoto tramite una preghiera laica fatta di suono e melodia, canto e silenzio»: parole di Paolo Fresu.
Nella foto (di Hollis King): Kenny Garret
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