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9 aprile 2024
Area Marina Capo Carbonara: nuova zonazione
Nei giorni scorsi, nel Comune di Villasimius, l’incontro preparatorio per la creazione dei gruppi di stakeholders, tra gli operatori economici, autorità e professionisti del settore (SEG). Il sindaco Dessì: l’Area Marina protetta è una grande opportunità per tutti
CAGLIARI - Un nuovo modello di co-gestione per riorganizzare le aree di protezione a mare, beneficiando di tutti gli strumenti e conoscenze messe a disposizione dal progetto Blue4All. Nell’Area Marina Protetta Capo Carbonara a Villasimius si sono svolti gli incontri propedeutici per la costituzione di un gruppo di lavoro composto da operatori, professionisti ed istituzioni, con il coordinamento dell’Area Marina Protetta e in collaborazione con la Fondazione MEDSEA. Il gruppo si confronterà sull’aggiornamento e sulla “ri-zonizzazione”, ovvero la riorganizzazione delle zone marine protette dell’AMP Capo Carbonara e testerà alcuni degli strumenti messi a disposizione dal progetto Blue4All. Il percorso, finanziato dal programma Europeo HORIZON Europe Ocean Mission, mira a rafforzare la rete e la gestione delle Aree Marine Protette in Europa - grazie ad un network di 22 partner internazionali e 25 tra Aree Marine Protette e network AMP, 12 siti informativi e 13 laboratori viventi, tra cui quello della Area Marina Protetta Capo Carbonara.
Nei giorni scorsi, nei locali del Comune di Villasimius, si sono svolti gli incontri di presentazione alla presenza, online e dal vivo, delle istituzioni (ISPRA, Assessorato Regionale della Difesa dell’Ambiente), di controllo e vigilanza ( Capitaneria di Porto e Corpo Forestale – BLON di Villasimius) e di ricerca (Università di Cagliari, Centro Nazionale Ricerche - IAS CNR) e degli operatori locali (appartenenti alle categorie: diving, trasporto passeggeri, noleggio e locazione, pescatori professionali e pesca- turismo). Negli incontri, coordinati dalla Fondazione MEDSEA e dall'Area Marina Protetta Capo Carbonara - entrambi partner di progetto -, sono intervenuti il sindaco di Villasimius, nonché presidente dell'AMP, Gianluca Dessì, l'assessore all'ambiente Sebastiano Ledda, la direttrice dell'AMP, Valeria Masala e la responsabile MEDSEA delle attività a mare e coordinatrice del progetto, Francesca Frau.
L'Area Marina Protetta "Capo Carbonara", istituita nel 1998 con Decreto del Ministero dell’Ambiente (poi modificato nel ’99 e poi sostituito integralmente dal Decreto Ministeriale del 7 febbraio 2012), oltre a coincidere quasi interamente con il Sito di interesse comunitario SIC (istituito ai sensi della Direttiva Habitat 92/43/CEE), è diventata Area ASPIM (Area Specialmente Protetta di Importanza Mediterranea) ai sensi della Convenzione per la protezione del Mar Mediterraneo dai rischi dell'inquinamento, meglio conosciuta come “Convenzione di Barcellona”. “Un Percorso lungo e articolato, - ricorda Dessì, presidente della AMP e sindaco di Villasimius - fortemente voluto dalla comunità e che ha richiesto un grande impegno di tutti negli ultimi due decenni: del Comune, della Direzione e dei Professionisti della AMP”. Un impegno comune che “ha portato progressivamente ad un miglioramento dello stato di conservazione, rilevato da numerosi studi - continua il sindaco - e questo ha aumentato la sua attrattiva, generando ancora più benessere per tutti: oggi operano in mare oltre il doppio degli operatori. Se oggi possiamo godere dell’opportunità di iniziative di questa portata, come lo è Blue4All, è proprio grazie a questo progetto comune che vogliamo portare nel futuro”.
Durante gli incontri sono stati discussi i prossimi step di progetto - tra cui l'istituzione di un Gruppo di Coinvolgimento ristretto degli Stakeholder (SEG), composto dai rappresentanti delle istituzioni e degli operatori privati. Il SEG “avrà un ruolo fondamentale nell'applicazione, nella co-creazione e nel test degli strumenti volti a ottimizzare le AMP e le reti ad esse associate – spiega Valeria Masala, direttrice dell'AMP, che aggiunge: “Blue4All è una grande opportunità e arriva dopo anni di studio e ricerca che evidenziano la necessità di ripensare all’attuale zonazione dell'Area Marina Protetta”.
Francesca Frau, biologa marina e coordinatrice del progetto Blue4All per MEDSEA, durante gli incontri a Villasimius ha fornito una panoramica dettagliata dell'ambizioso progetto Blue4All mettendo in evidenza il vantaggio di lavorare all’unisono su tutti i livelli, ricerca, governance, economico, istituzionale, per “portare il migliore output possibile” per la configurazione futura dell’AMP. Inoltre, il progetto, che si distingue per la sua vasta portata, rappresenta “un ampio spettro di condizioni geografiche (ad esempio, posizione, dimensione, habitat) e di governance (ad esempio, stato di protezione, grado di coinvolgimento degli stakeholder) che corrispondono alla maggior parte delle AMP nelle acque dell'UE”. Tra gli output di progetto, la creazione di una Piattaforma Blueprint per le AMP, che sia accessibile, intuitiva e dotata di strumenti efficaci, efficienti e resilienti, uno strumento fondamentale per affrontare le sfide ambientali attuali.
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