Alessandra Cau
8 aprile 2024
Arazzo sgargiante, Arte in aeroporto
Un grande arazzo dai colori sgargianti, opera di Danilo Sini, artista sardo classe 1961, trova ispirazione proprio nella dimensione del viaggio. L’opera d’arte che è stata posta nella zona arrivi dell’aeroporto di Alghero,
ALGHERO - Spesso i viaggiatori sono distratti e non fanno caso a ciò che li circonda, ancor di più quando si torna a casa stanchi, dopo un lungo viaggio. Però proviamo a ribaltare la situazione da un altro punto di vista: un turista che arriva nella città catalana, entusiasta e desideroso di scoprire posti mai visti prima. Forse all’ultimo tipo di persona, appena descritta, potrebbe colpire maggiormente l’opera d’arte che è stata posta nella zona arrivi dell’aeroporto di Alghero, proprio poco prima delle due porte scorrevoli che segnano simbolicamente l’ingresso alla città.
Si tratta di un grande arazzo dai colori sgargianti, opera di Danilo Sini, artista sardo classe 1961, che trova ispirazione proprio nella dimensione del viaggio. Vincitore di un concorso ad invito indetto dalla Sogeaal, a febbraio dello scorso anno, con una commissione mista formata da rappresentanti della sovrintendenza, artisti e gestione aeroportuale, l’opera è stata messa in posa nel novembre 2023. Quest’installazione invita alla riflessione in un luogo insolito per riflettere, frenetico e caotico. L’installazione “Colorswords&gestures” di Danilo Sini aspira a porsi come stendardo in cui si incrociano destini diversi, si saldano culture lontane. Come dice il titolo stesso è un mix di colori, parole e gesti. La composizione si struttura in tessere singole che, come in un mosaico, si dispongono regolari e complementari, in un gioco di corrispondenze tra immagini e parole, dove queste ultime, nelle varie lingue del mondo, invitano alla positività di valori e di condivisione.
L’arazzo è composto da fibra di cocco sintetica lavorata ad intarsio, materiale che ispira sensazioni di calore e contatto, può essere toccato e accarezzato, ci si può camminare sopra o addirittura avvolgersi come se fosse una trapunta, è dunque un’opera anche sensoriale. In realtà il progetto nasce come elaborazione di una personale ricerca precedente che aveva dato vita alla serie delle Carte Sciolte e di cui, in questo lavoro, ritornano soggetti, personaggi, situazioni, contestualizzati in una nuova dimensione per uno spazio pubblico e aperto. L’invito è quello di prestare attenzione a ciò che ci circonda e di fermarsi, anche solo per un attimo, a riflettere attraverso l’arazzo su quel crocevia di linguaggi, culture e gesti che un luogo come un aeroporto porta con sé.
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