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28 marzo 2024
«Ecco a voi la stupidità territoriale»
La lettera aperta di Gian Mario Ledda, algherese impegnato per studio e lavoro a Milano, indirizzata alla neo governatrice della regione Sardegna, Alessandra Todde
Caro direttore
le chiedo ospitalità per affrontare un tema che mi sta a cuore. Premessa, da qualche anni ho lasciato Alghero per Milano, frequento la Bocconi e lavoro sull’incidenza nella microeconomia dell’intelligenza artificiale. Mi sento perciò autorizzato a rovesciare la frittata e sottoporle un caso grave di Stupidità Territoriale. Prima di Pasqua, contavo di tornare nella mia città, dove ho conservato la residenza. Ma, colpa degli algoritmi, il costo del biglietto per la mia compagna fuori dalla nostra portata, quasi 300 euro, ci ha costretto a spostare il ritorno in famiglia. Fortuna che in Francia (la mia fidanzata è residente a Parigi) le vacanze scolastiche sono spostate proprio nella settimana dopo Pasqua.
Quindi: Fissata la data di partenza per il 5 di aprile ho prenotato il viaggio senza continuità territoriale, per lei, al prezzo effettivamente più abbordabile di 33,99 euro. Si immagini quindi la mia sorpresa quando per il biglietto in continuità territoriale mi è stato chiesto di pagare 80,44 euro. Un mio amico che ha fatto il suo biglietto con la compagna, entrambi residenti in Sardegna, hanno pagato, ignari del tranello, più di 180 euro per due posti. Immagino già le risposte della Compagnia. Ma basta un minimo di Intelligenza Naturale per usare l’aritmetica. Il prezzo del biglietto Classic, senza la Stupidità Territoriale, che comprende anche l’assegnazione gratuita del posto oltre alla possibilità di spedire la valigia etc è di solo 48 euro per avere un servizio superiore al biglietto sardignolo risparmiando ben 46,43 euro.
Domanda: la continuità territoriale non è forse nata per mitigare il disagio della necessità di vivere in un’Isola raggiungibile solo in nave o in aereo. Sarà anche vero che si può sostenere il contrario come ha fatto Marcello Fois intitolando In Sardegna non c’è il mare, il suo bellissimo libro sul disagio identitario dell’insularità. Ho consultato ChatGpt che mi ha spiegato che si tratta di un paradosso letterario. Giusto. Ma quale sarà mai stato il paradosso che ha spinto la Regione Sardegna a punire i suoi abitanti costruendo un meccanismo così stupido che riesce a penalizzare i soggetti che dovrebbe privilegiare? La mia compagna, che alla Bocconi studia geopolitica della logistica, ha dato una scorsa ai meccanismi che hanno portato Aeroitalia, una compagnia inadeguata di cui – sembra – sarà difficile liberarsi prima dell’estate, a vincere una gara alla quale non avrebbe nemmeno dovuto partecipare. Ne ha dedotto che anche la stupidità non è cieca. Rimane stupida però. Anche se a qualcuno deve essere sembrata una grande furbata. Si sa infatti che la furbizia è un surrogato dell’intelligenza, come diceva un mio professore del Mannu.
Come posso far avere questa lettera alla Presidente Alessandra Todde? Che sicuramente conosce il nostos, la nostalgia dell’esule...
A mus veura
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